mercoledì 26 ottobre 2011

[Occupy Barabba] Pane, salame e rivoluzion​e

di nandina

I bicchieri si riempiono, poi si svuotano e poi si riempiono.
Le nostre voci si alternano, poi si intrecciano, poi si sovrappongono.

Tu mi dici che questa è una guerra (no, non la nostra, quella là fuori).
E io lo capisco solo un po', ci credo solo un po' che sia una guerra vera.

Ti guardo, appoggiato con un gomito sulla tovaglia a quadretti.
Guardo istintivamente fuori.
Ascolto il silenzio della strada.
E' una guerra silenziosa, penso.

Parli di violenza, di esasperazione, di lotta.
E i bicchieri si svuotano di nuovo.
E mangiamo pane e salame.
E parliamo di cambiare il mondo.
Come se avessimo la metà degli anni che abbiamo.

Mangiamo pane e salame e discutiamo.
A volte io urlo perfino un po'.
Tu no.
Perché non mi convinci davvero fino in fondo che questa guerra, se è vera, sia come tutte le altre.
Non ci credo io che c'è da combatterla come se fosse una guerra di quelle di una volta.
Discutiamo, ma non litighiamo eppure non cambiamo idea.

Andandotene mi abbracci e mi sorridi.
La bottiglia è vuota,
Ci sono le briciole sulla tovaglia a quadretti.

Resto sola nel silenzio.

E penso che è così che si fa la rivoluzione.

[Occupy Everything. Occupy Barabba.]

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