mercoledì 26 ottobre 2011

[Occupy Barabba] Il cuore è uno zingaro

di Giampaolo oasi

Stamattina ho visto per la prima volta il figlio di mio cugino, un bellissimo pupo biondo di pochi mesi che la nonna orgogliosissima portava in giro per il mercato del paese. Complimenti, lazzi, tentativi di attirare la sua attenzione e di ricevere un sorrisone, le solite cose, insomma, siamo fatti così.
I neuroni sono ancora impostati sulla catena della pucciosità cento metri più in là, alla vista di un altro bimbetto gattoni. Ma solo per una frazione di secondo. Il bimbo avanza a quattro zampe. Sull'asfalto. Sul bordo del parcheggio, dove le auto entrano ed escono. Si infila alla base dei cassonetti. Al cassonetto bianco degli indumenti sta come appeso un gonnellone da cui pendono un paio di piedi. In un'altra frazione di secondo i miei neuroni attivi vanno a svegliarne altri che conservano un vago ricordo di news lette, di un bambino rimasto incastrato, ricoverato gravissimo, poi morto. In effetti il meccanismo del cassonetto bianco ricorda una tagliola. Panico. Non urlo per non spaventare, ma mi faccio sentire. Dal cassonetto si lascia scivolare giù una ragazzina rom con un borsone a tracolla, mi guarda con un sorrisone e dice: "Vestìti".
Riesco solo a dire: "Puoi rimanere incastrata". Ride: "No, no ...", recupera il pupo tra i cassonetti e si allontana in direzione del mercato, proprio verso il banchetto dove campeggia la scritta "Solo merce italiana" a lettere tricolori. 24 ottobre 2011

"... la gente ragiona proprio come Himmler. Basta sentirli se, alla stazione della metropolitana, una zingara si avvicina a chiedere l'elemosina. «Bisognerebbe ammazzarli tutti, questi fannulloni. Sporchi, luridi, analfabeti».
Infatti gli zingari sono analfabeti, però sanno leggere la mano, e se vuoi te la leggono. Le loro donne sono sempre incinte, e hanno al collo un bambino piccolo. Vanno vestiti splendidamente, con una scelta di colori eccellente, istintiva, segno di una civiltà antica e nobile ... La gente «per bene» li odia ...
"
Luciano Bianciardi, Il cuore è uno zingaro, 5 aprile 1971

[Occupy Everything. Occupy Barabba.]

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