sabato 30 giugno 2012

Trucchi della borghesia (65)

Il dj7. Soprattutto scritto così: dj7.

(Però stasera mettiamo i dischi a Novi di Modena, dopo quella cosa bellissima che è il cinema agibile. E far ballare Novi, di questi tempi, al di là della facile battuta, è una cosa che ce n'è proprio bisogno.)

mercoledì 27 giugno 2012

L'ennesimo libro della fantascienza: Un uomo fatto come tutti gli altri

Non è che sia proprio necessario aver scritto di fantascienza o conoscere la fantascienza, per scrivere di fantascienza. Per esempio, Italo Svevo, un uomo fatto come tutti gli altri, ha scritto di fantascienza nell'ultima parte (che, diciamolo, è forse l'unica decente) de La coscienza di Zeno. È un finale memorabile, soprattutto nell'ultimo paragrafo, e fa così:
Qualunque sforzo di darci la salute è vano. Questa non può appartenere che alla bestia che conosce un solo progresso, quello del proprio organismo. Allorché la rondinella comprese che per essa non c'era altra possibile vita fuori dell'emigrazione, essa ingrossò il muscolo che muove le sue ali e che divenne la parte più considerevole del suo organismo. La talpa s'interrò e tutto il suo corpo si conformò al suo bisogno. Il cavallo s'ingrandì e trasformò il suo piede. Di alcuni animali non sappiamo il progresso, ma ci sarà stato e non avrà mai leso la loro salute.
Ma l'occhialuto uomo, invece, inventa gli ordigni fuori del suo corpo e se c'è stata salute e nobiltà in chi li inventò, quasi sempre manca in chi li usa. Gli ordigni si comperano, si vendono e si rubano e l'uomo diventa sempre più furbo e più debole. Anzi si capisce che la sua furbizia cresce in proporzione della sua debolezza. I primi suoi ordigni parevano prolungazioni del suo braccio e non potevano essere efficaci che per la forza dello stesso, ma, oramai, l'ordigno non ha più alcuna relazione con l'arto. Ed è l'ordigno che crea la malattia con l'abbandono della legge che fu su tutta la terra la creatrice. La legge del più forte sparì e perdemmo la selezione salutare. Altro che psico-analisi ci vorrebbe: sotto la legge del possessore del maggior numero di ordigni prospereranno malattie e ammalati.
Forse traverso una catastrofe inaudita prodotta dagli ordigni ritorneremo alla salute. Quando i gas velenosi non basteranno più, un uomo fatto come tutti gli altri, nel segreto di una stanza di questo mondo, inventerà un esplosivo incomparabile, in confronto al quale gli esplosivi attualmente esistenti saranno considerati quali innocui giocattoli. Ed un altro uomo fatto anche lui come tutti gli altri, ma degli altri un po' più ammalato, ruberà tale esplosivo e s'arrampicherà al centro della terra per porlo nel punto ove il suo effetto potrà essere il massimo. Ci sarà un'esplosione enorme che nessuno udrà e la terra ritornata alla forma di nebulosa errerà nei cieli priva di parassiti e di malattie.
Adesso che qui in Emilia ci siamo un po', letteralmente, stabilizzati, non ci siamo mica scordati che stiamo progettanto L'ennesimo libro della fantascienza. Voi avete tempo fino alla data stellare -310316.93992233363 (le 23:59 del 6 settembre 2012) per mandarci un racconto, un saggio, un ragionamento, una foto, una poesia, un disegno o quello che vi pare all'indirizzo marcomncrd [chiocciola] gmail [punto] com. Potete sfruttare la fantascienza in tutte le sue forme e in tutti i suoi sottogeneri, potete anche inventarne dei nuovi, non avete limiti. C'è solo una regola da rispettare: NO FANTASY.

Pensate al futuro.

martedì 26 giugno 2012

Son fatto così (18)

Son fatto che ho sempre presente quella puntata di Siamo fatti così dove spiegano che i sogni sono una cosa che il nostro cervello prende tutti i tuoi ricordi e li mischia e te li presenta così alla rinfusa, mentre dormi, che, per esempio, prima di fare l'amore per la prima volta mi capitava anche di sognare di fare l'amore, ma eran dei ricordi, come dire, di pellicole e di carta stampata, quindi sognavo di fare l'amore ma non facevo davvero l'amore, ero come uno spettatore del fare l'amore, mentre dormivo; poi, dopo, quando ho fatto l'amore davvero per la prima volta, anzi forse dopo due o tre volte, valà, quando mi capita di sognare di fare l'amore, adesso, non sono più uno spettatore del fare l'amore, ma son proprio parte attiva del gesto di fare l'amore, mentre dormo. Ecco, col terremoto è uguale. Son fatto così.

lunedì 25 giugno 2012

Novi di Modena

Novi di Modena, che bisogna specificarlo, "di Modena", visto che lì s'incontrano le tre province di Modena, Reggio Emilia e Mantova, tre province che una volta eran tre stati, e c'è ancora un punto del paese che lo chiamano "la dogana", ma comunque, Novi di Modena è un posto che durante una partita di calcio degli Europei, una partita in mezzo a un concerto di raccolta fondi dopo il terremoto, che subito la speravamo corta, la partita, e invece andavan bene anche i supplementari e i rigori, ché c'era proprio bisogno di star fuori tutti insieme una sera intera, fino alla notte, e all'una c'era ancora l'anfiteatro del Parco della Resistenza pieno di gente, che tanto lì intorno non ci abita più nessuno, e tanto stamattina molti non avevan niente da fare, così son rimasti tutti lì a sentir cantare le Mondine insieme alla Banda di Novi, a Cisco, ai Flexus, e noi leggere delle cose (come questa, questa e questa), ma niente, quello che volevo dire è che Novi di Modena è quel posto dove durante una partita di calcio degli Europei i ragazzacci (i ragastàs, come si dice) facevano i cori da stadio, e a Novi di Modena i ragastàs cantan dei cori da stadio che fanno così: "Ed ai padroni farem la guerra / Tutti uniti insieme noi vincerem / Non più sfruttati sulla terra / Ma più forti dei cannoni noi sarem."

venerdì 22 giugno 2012

Nel mio mondo perfetto (15)

Nel mio mondo perfetto, le autoradio con sistema Bluetooth sono intelligenti, e capiscono da sole quando non è il caso di interrompere un pezzone per switchare su una chiamata che può benissimo aspettare cinque minuti. E poi magari riparte la radio e ti ritrovi dentro a un Masini. Questo vorrei nel mio mondo perfetto.

(di Massimiliano Calamelli "emmeccì")

giovedì 21 giugno 2012

Concertone della Guazza

guazza: rugiada in grande quantità, proveniente perlopiù da nebbia, che inumidisce la superficie del suolo come se fosse piovuto.
Domenica 24 giugno, al Parco della Resistenza di Novi di Modena, c'è il Concertone della Guazza, organizzato dal Coro delle Mondine di Novi di Modena e dalla Filarmonica Novese. Oltre alle Mondine e alla banda, ci saranno i Flexus, ci sarà Silvia dei Fiamma Fumana, ci sarà Cisco e ci saremo anche noi.

Avevamo progettato di iniziare alle 21:00, ma poi l'Italia ha deciso di andare ai quarti di finale, allora iniziamo alle 19:30; metteranno un maxischermo per vedere la partita, qualcuno farà da mangiare, poi, dopo la partita, andiamo avanti fin che ce n'è (tanto, lì intorno, non ci abita più nessuno).

mercoledì 20 giugno 2012

Post sotto la tenda: un altro ebook, un altro regalo

Che alla fine, diciamo la verità, la tenda fa schifo. Anche a quindici anni fa schifo, pensa quando ne hai trenta, o settanta. La tenda è scomoda, è fredda, è calda, è bassa, è umida, non sai dove mettere le tue cose, ti pare che se viene un colpo di vento voli via tutto. Tu sceglieresti mai di vivere in tenda? Eh, dai.
L'altro giorno mi è arrivata una mail dal signor Squonk, con allegato un pdf dal template inconfondibile. Poi mi è arrivato un sms, sempre dal signor Squonk, diceva che era un modo per usare un'ultima volta il template del PslA (se non sapete niente del PslA, a parte che mi dispiace un po' per voi, potete andare nella colonnina di sinistra di questo blog e capirne qualcosa in più). L'emozione è stata così grande che gli ho risposto di tenerlo, il template del PslA, e di metterlo in una cartella dal nome "usare solo in caso d'emergenza".

Dentro al Post sotto la tenda ci sono dei raccontini di Sir Squonk, l'elena (cioè osvaldo), Fabrizio Gabrielli, benty, Chettimar e un disegnino di tostoini. Dentro al Post sotto la tenda ci sono dei nostri amici che han fatto un regalo a noi emiliani. E non avremo mai braccia abbastanza grandi per stringerli come si deve.

Il Post sotto la tenda lo trovate in pdf, qui, cose come mi è arrivato.

Grazie Sir, grazie amici.
A voi, buona lettura.

martedì 19 giugno 2012

Mense Maio: un ebook, un regalo

due giorni dopo, o quattro
nelle piazze, mi racconti
che hai sentito
le bestemmie
le solite emiliane:

non battono le ore
di grazia
le campane

(Giorgio Casali, Veglia di Pentecoste)
Maggio è stato un mese difficile, da queste parti. Anche giugno, a dir la verità, ma è a maggio che tutto è cominciato. Giorgio Casali è un giovane (giovanissimo) poeta di Fiorano Modenese e ha fatto quello che fanno i giovani (giovanissimi) poeti quando vedono il mondo cambiare: ha scritto delle poesie sul terremoto, per noi terremotati (ce n'è anche una che si chiama Instagram e porta la dedica "per Marco M.", pensa te).

Giorgio ha raccolto queste sue poesie in pdf e poi me le ha mandate. Un regalo, dice. Adesso le regalo a voi, sempre in pdf, così come mi sono arrivate, sotto il titolo di Mense Maio, qui.

Grazie, Giorgio.
A voi, buona lettura.

sabato 16 giugno 2012

Con le Mondine per Novi

Oggi inizia ufficialmente la nostra campagna di raccolta fondi indirizzata alla ricostruzione delle Scuole del Comprensivo Novi di Modena-Rovereto. Inoltre tutte le nostre iniziative saranno indirizzate a questo scopo. Una goccia nel mare, ma a poco a poco e insieme, riusciremo a riempirlo!!!
Il Coro delle Mondine di Novi di Modena sta organizzando una raccolta fondi per ricostruire le scuole del paese distrutte dal terremoto, compresa la scuola di musica dove le ragazze del coro, le nostre amiche, si allenano a cantare. Nella loro pagina di facebook trovate il numero di conto corrente per poter contribuire all'iniziativa.

Il 24 giugno, alle 21:00, nel Parco della Resistenza, presso l'ARCI Taverna di Novi di Modena, ci sarà un concerto del Coro delle Mondine insieme a un po' di loro amici tra cui la Banda Comunale di Novi, i Flexus e Cisco, e ci saremo anche noi.

Suoneremo, leggeremo e canteremo anche di Resistenza, che è un momento, questo, che ne serve tanta. Per la seconda volta dal 1945, Novi di Modena, il mio natìo borgo selvaggio, è un paese da ricostruire. E davvero lo ricostruiremo, pietra su pietra, e un bel po' di cemento armato.

martedì 12 giugno 2012

Barabba Elettrolibri: Terremoti avvenuti o percepiti a Carpi in base alle cronache storiche locali

"Li 8 luglio [1781]… alli 16 scoppiò il caldo eccessivo de’ giorni passati con tuoni, fulmini e saette, una delle quali maltrattò notabilmente la Torre di San Francesco, ed il giorno dopo fresi di nuovo sentire, come la notte delli 4 aprile il terremoto. Altro temporale si ebbe pure li 7 ottobre con tempesta e saette, una delle quali passo vicina alla Torre maggiore, ma con apportare soltanto spavento alli campanari.” Dalla Cronaca di Fra Luca Tornini
L'altra sera, mentre qui si ballava e si balla ancora, sotto la spinta di mio suocero Gianfranco Imbeni (vecchio malvissuto e barabbista), il prode Giulio Beltrami (vetraio e distinta personalità locale) mi ha inviato, introducendolo con la frase "ciao marco, gianfranco dice sempre marco l'è un brév ragàs inteligìnt", un documento raccolto da Mauro D'Orazi (cittadino appassionato di ricerche storiche e fotografiche locali) con dentro le ricerche di Gianfranco Guaitoli e Luciana Nora (due storici, penso, ma non li conosco) sui terremoti avvenuti o percepiti nella storia scritta della città di Carpi.

Ho pensato immediatamente, e d'accordo con Mauro D'Orazi, di rendere il documento disponibile al mondo, perché è molto interessante, o almeno noi lo reputiamo tale. Allora ci ho fatto un elettrolibro per la nostra collana editoriale inesistente che non pubblica niente. Terremoti avvenuti o percepiti a Carpi in base alle cronache storiche locali si può scaricare gratuitamente nei soliti formati, qui: in pdf, epub e mobi.

Come nella migliore tradizione di Barabba Elettrolibri, ho preso il documento e l'ho convertito così com'era, visto che devo ancora finire di leggerlo. Se ci sono dei refusi o delle cose che non vanno bene, soprattutto nei formati per i lettori di libri elettrici, ditemelo che li metto a posto. Poi magari ci faccio anche una copertina.

Intanto, se v'interessa, buona lettura.

lunedì 11 giugno 2012

Trucchi della borghesia (63)

Chi parla di spostamento dell’asse terrestre, di fracking, di complotti sulla magnitudo, di amici geologi, di «fate girare per favore», di «qualcuno sapeva», di «ne verrà un’altra forte». (Ho imparato a non rispondere, ma la cosa che fa incazzare è che son quasi tutti di sinistra.)

sabato 9 giugno 2012

Di là

Delle cose sul terremoto, più che altro personali e microcosmiche, più che altro successe tra Carpi, Novi di Modena e la mia testa, le ho scritte di là. Non so perché le ho scritte di là, ma le ho scritte di là.

mercoledì 6 giugno 2012

Biografie essenziali (140)

Ray Bradbury, quando si parlava di alieni alla NASA, era l'unico autorizzato a non usare la congiunzione se.

L'ennesimo libro della fantascienza: Pensiamo al futuro

Se vuoi un'immagine del futuro, immagina uno stivale che calpesta un volto umano — per sempre.
(George Orwell, 1984, che uscì il 6 giugno del 1949)
Sì, siamo ancora sottosopra, ci manca la musica e ci manca il rumore, ci mancano tante cose che stiamo riguadagnando piano piano. Una di queste è la voglia di fare quello che facevamo "prima", una di queste cose è L'ennesimo libro della fantascienza.

Quindi, avete tempo fino alla data stellare -310316.93992233363 (le 23:59 del 6 settembre 2012) per mandarci un racconto, un saggio, un ragionamento, una foto, una poesia, un disegno o quello che vi pare all'indirizzo marcomncrd [chiocciola] gmail [punto] com. Potete sfruttare la fantascienza in tutte le sue forme e in tutti i suoi sottogeneri, potete anche inventarne dei nuovi, non avete limiti. Possiamo anche aggiungere il genere "Catastrofico", visti i tempi che corrono. C'è solo una regola da rispettare: NO FANTASY.

Il tormentone che vi seguirà da qui alla deadline, stavolta, è pensate al futuro.

(Noi, adesso, pensare al futuro, chi più e chi meno, a seconda della zona precisa, è una cosa che proviamo a fare, o che dobbiamo iniziare a provare a fare. E la faremo.)

UPDATE: mentre pubblicavamo questo post, abbiamo saputo della morte di Ray Bradbury. Ciao Ray, L'ennesimo libro della fantscienza sarà anche per te, e soprattutto grazie a te.

martedì 5 giugno 2012

È l'inizio della fine (7)

Poi uno, che è già in una situazione difficile come quasi tutti quelli che gli sono vicino, dovrebbe ancora farsi delle illusioni e non capire che ormai ci siamo (coprite gli occhi ai minori): fin.