di Innocenzo Galante
Ho sempre pensato che non è tanto triste il fatto che qualcuno se ne vada ma è il modo in cui se ne va che affrange chi resta e non sa spiegarsi il perchè;
e poi penso che forse non bisogna mica esser tristi -toh, proprio in questo momento si è spenta la lampadina che c'è qua sopra la mia testa, va che son ben strane coincidenze, e mentre scrivevo coincidenze si è anche riaccesa- non bisogna esser tristi, dicevo, ma non si può mica neanche pretendere che quando uno va via così -adesso la lampadina si è messa a tremolare, oh, quasi quasi ci tiro una scarpa così la finisce ma magari non è il modo, la svito e basta, domani devo ricordarmi di comprare una lampadina nuova- va via così, dicevo -è un attimo perdere il filo, basta una lampadina- non si può mica pretendere che chi resta faccia festa, però mi ha sempre fatto una bella impressione quelle volte che capita che nei film si vedono i funerali e sono a New Orleans e c'è il carro con i cavalll (ma questa roba qua del carro si può anche fare a meno) e la banda e la gente che fa il corteo che si muove quasi come se stesse ballando;
invece non capisco mica quando batton le mani ai funerali.
note a margine di un'altra partenza improvvisa (avevo in mente di scrivere una cosa sui post dalla tazza, non una roba scatologica, ma nel senso che le cose da scrivere si organizzano nella mente mentre si sta seduti sul water, non so voi, ma a me è una roba che mi capita spesso, dovrei imparare a segnarmele, le cose che mi vengono in mente, che spesso finisco per dimenticarmele, ma poi ho pensato che forse era una cagata)
[Occupy Everything. Occupy Barabba.]
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