di Valerio Massacci
Siamo la generazione finale di questa storia.
Siamo senza presente, spesso senza lavoro, senza contratti, senza diritti, senza garanzie, siamo quelli che non avranno una casa di proprietà, che non avranno dei figli e una famiglia, speriamo di poter abbandonare la barca un minuto prima che affondi: gli aspiranti migranti senza risparmi, i camerieri laureati di questa società. Siamo quelli che non decidono e mai decideranno, eterni stagisti che vivono immersi fino al collo nel fango della crisi, quelli che producono “a gratis” e dovrebbero “pagare per l’opportunità che ci è stata data”. La generazione che ha imparato a riconoscere ogni singolo muscolo che si attiva durante le alzate di spalle e dei conseguenti ipocriti “ci dispiace”.
Quotidianamente avvelenati dai pesticidi e dall’inquinamento delle fabbriche dei nostri padri e dei nostri nonni, viviamo nelle case da loro costruite che crollano sotto il nostro culo mentre dormiamo. Un mucchio di senza Dio che non crede nella politica e che non ha una politica in cui si riconosce, i non rivoluzionari, eternamente costretti alla fuga per sopravvivere. Quelli delle prestazioni occasionali, delle rate e dei finanziamenti da strozzinaggio.
Nati per pagare il conto dopo la frutta, quando tutti sono già andati via con la pancia piena. Siamo gli anti eroi che hanno messo una bella pietra sopra i sogni e riescono, nonostante ciò, a trovare ancora motivi per continuera a vivere in questo paese.
Siamo qui per chiudere il cerchio.
[Occupy Everything. Occupy Barabba.]
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