martedì 19 gennaio 2010

Carpi, Illinois

Comunicazione di servizio pubblico e civile

Stamane la mia adorata donzella doveva prendere il treno per Bologna ed era lievemente in ritardo. Così, come si fa in questi casi quando c'è la possibilità, invece di andare dentro la stazione, attendere in una fila chilometrica che chi deve andare a Vladivostock o a Coccomaro riesca a comprendere l'astruso linguaggio che proviene al di là del plexiglas dai mastri-bigliettai, rifletta se è proprio necessario andare a trovare la suocera ammalata o il cugino latitante e si decida, invece di darsi a questo supplizio, quindi, la mia signorina opta per l'edicolante-tabaccaio, posto accanto alla stazione e come tale certamente non carente di clienti, soprattutto da quando, da qualche anno, è divenuto rivenditore autorizzato di biglietti a fascia chilometrica.
La calca in questi orari mattutini è grande ma l'edicola è talmente prurigginosa e, mi si conceda, da pipparoli che a volte non poteva mancare l'erotomane mattiniero che slumava le copertine di rivistine hard che circondano come un'icona russa l'edicolante.
Vorrei a questo punto specificare un particolare; l'edicola è gestita da tre soggetti: un anziano molto burbero e barbuto che se non fosse per l'assenza della proverbiale pipa da piccolo mi sembrava quello del tonno nostromo, e i suoi due figli trenta-quarantenni, uno molto riservato e con una ragguardevole collezione di foulard, da uomo beninteso, e l'altro pelato (pelato et rasato), bassino, con l'occhio lungo e la lingua ancora di più.
Quest'ultimo, stamane appunto, nella calca che può avere un'edicola-tabaccheria al mattino, che ha la benedizione di una biglietteria FFSS con personale che parla linguaggi da guerre stellari e una clientela di pendolari lavoratori e studenti sicuramente ben fornita, questo baldo edicolante, che apostrofa i passanti e sopratutto le passanti con appellativi informali da ggiovane simpaticone, mentre la mia signorina era in fila ha avuto il coraggio di dire, al ragazzo nero davanti alla mia signorina:
"Te ti faccio per ultimo perchè il colore della tua pelle è brutto!"
Naturalmente, nonostante lo shock, nessuno ha oltrepassato il turno del ragazzo, che molto civilmente, forse troppo, ha chiesto una ricarica e poi se n'è andato. Gli altri avventori erano ancora visibilmente sorpresi mentre la mia signorina era talmente furiosa da chiamarmi sul cellulare.
Ma credo che l'edicolante avesse ragione, è ora di fare una selezione, i beceri rincoglioniti da una parte e gli uomini dall'altra e stai pur sicuro, caro edicolante, che non sei nella seconda categoria...

p.s. Siete ovviamente tutti invitati al boicottaggio di codesto figuro

1 commento:

  1. io quando penso alle mie vite parallele ho ben organizzate le mie attività:
    - viveur (si scrive così?) a fine ottocento per bere l'assenzio e frequentare jack lo squartatore (dopo il revisionismo su craxi, definirei anche lui un grande protagonista del novecento)
    - alcolizzato a murmansk per mangiare tante patate bollite e lavorare in una scacciante di pensieri segheria
    - macchinista nei trenini montanari giapponesi... con quella romantica macchia di grasso sul pollice della mano destra fissa sul freno... eterna come le venti fermate che ho fatto per trent'anni

    e via via a perdermi nella moltitudione delle attività umane...
    "se fossi.... farei tutto il giorno......."
    una vita parallela tipica a cui penso, probabilmente perchè ne vedo tantissime e spesso, è quella dell'edicolante...
    dico: cazzo, se fossi un edicolante starei tutto il giorno a leggere...
    chi è che almeno una volta nella vita non ha pensato: che culo questi edicolanti... hanno tutto questo ben di dio di di libri, riviste specializzate, quotidiani, porno ed enigmistica (esiste il genere hard "pornoenigmistica"?)...

    e come sempre cado a terra, scoprendo che un realtà possessoedicola non è uguale a leggotuttoavidamente, che edicolante non è uguale a hoilsaperetralemanieneapprofitto...

    no no ... esistono le teste di cazzo anche nella diffusione periodici ,,,
    ed io che pensavo fosse una "razza pura!" !!!

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