domenica 31 gennaio 2010

Confessioni 2.0: un altro episodio di letteratura rinfacciabile

Spesso m'è stato chiesto come, e attraverso quale serie di passi, divenni un titillatore di iPhone. Fu gradualmente, per tentativi, con diffidenza, così come una persona, sera dopo sera vedendo la giornalista del TG3 della notte smuovere quegli immensi vetri digitali che non funzionano mai, si chiede se al suo posto, della giornalista, avrebbe saputo fare di meglio? O, seconda ipotesi, fu per pura ignoranza di tali pericoli e indotto in errore da commesso venale, in quanto spesso il fascino di queste meraviglie tecnologiche è direttamente proporzionale alla fragilità delle stesse, benché pubblicamente se ne decanti la natura indistruttibile e, sotto cangianti colori e travestimenti (diconsi Cover), si riconosca il carattere di necessarietà di tali oggetti, non di rado accade che la catena dell'abbietta schiavitù viene scoperta solo quando abbiamo già rotto due iPod nano e un touch screen della Samsung? (Continua...)

Un peluche di E.T. in regalo a chi indovina l'opera originale

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