Verso la metà di febbraio del 2010 mi sono incontrato col mio socio di Barabba – Barabba è un blog collettivo, adesso ci scriviamo in tanti, ma prima eravamo in due; l’avevo riesumato da poco, era un blog che non seguiva nessuno, ma visto che mi ero da poco iscritto a FriendFeed e che su FriendFeed era pieno di gente con dei blog mi sembrava una bella idea, riaprire Barabba – mi sono incontrato col mio socio, dicevo, e gli ho chiesto Be’, ma se facessimo un ebook sulla Resistenza, visto che quest’anno a Carpi – siamo di Carpi – c’è l’anniversario di Materiali Resistenti? Lui, il mio socio, che è un tipo un po’ tecnovillano, mi ha detto Ok, pensaci tu per le questioni dell’internet, io organizzo la serata di presentazione. Va bene, gli ho risposto, vorrei fare una cosa come il Post sotto l’Albero, hai presente? Lui mi ha chiesto che cosa fosse questo Post sotto l’Albero, io gliel’ho fatto vedere, gli ho spiegato che è un ebook collettivo, in pdf, che ci scrivono i blogger e che esce tutti gli anni a Natale, e lui mi ha detto Va bene. Io gli ho detto Allora siam d’accordo. Lui mi ha detto Sì. Così abbiamo cominciato.Schegge di Liberazione, quello di carta, esce oggi in circa 500 copie, lo presentiamo ufficialmente fra qualche ora all'ex Campo di concentramento di Fossoli e stasera al Mattatoio di Carpi. Potete venire a trovarci quando lo leggiamo dal vivo e prenderlo lì al nostro barabbanchetto o potere ordinarlo mandando una mail a marcomncrd chiocciola gmail punto com, scrivendoci quante copie ne volete e l'indirizzo a cui spedirle, se volete che ve le spediamo, finché non finisce, s'intende.
Su FriendFeed – avevo una trentina di iscritti, all’epoca – ho chiesto Cosa ne dite se facciamo un ebook collettivo sulla Resistenza? Il giorno dopo avevo già un centinaio di nuovi iscritti e di commenti e delle mail che dicevano più o meno la stessa cosa: sì, che bella idea, io ci sto.
Da lì siamo partiti a reclutare scrittori, disegnatori, fotografi e poeti. Ci eravamo inventati un tormentone: “Barabba dice 26x1” (che era il calco del segnale in codice che ha fatto partire la Resistenza, a suo tempo, negli anni ’40, e diceva: “Aldo dice 26x1”), e il 15 di aprile, la deadline per la consegna, avevamo già raccolto una sessantina di contributi tra racconti, saggi, ragionamenti, poesie, disegni, foto e perfino un monologo teatrale di venti pagine.
Poi l’abbiamo impaginato e l’abbiamo chiamato Schegge di Liberazione, forse ne avete sentito parlare. L’abbiamo presentato in pubblico il 24 aprile 2010, in un locale di Carpi, con delle letture e dei blogger che erano venuti da mezza Italia per leggere in pubblico i propri pezzi o quelli altrui, o anche solo per vedere cosa stava succedendo.
È andata così bene che ci han chiamati a leggerlo a Bologna, a Milano, a Venezia, Perugia, Roma, Fabriano e anche in una radio. E ogni volta era un continuo conoscerci e rincontrarci, leggere e bere insieme, abbracciarsi e scambiarsi delle gran pacche sulle spalle. Insomma, un ebook e un tour di presentazione, proprio come per i libri veri.
È andata così bene che quest’anno l’abbiamo rifatto, anche se forse è l’ultima volta. Come l’anno scorso, al grido di “Barabba dice 26x1” (l’abbiamo riusato, funzionava) sono arrivati oltre novanta contributi. Solo che stavolta volevamo fare un libro di carta, e novanta contributi, per ragioni fisiche ed economiche (ché noi, come molti di voi, siam di quella schiera che tira un po’ a campare), non ci stavano tutti. Così ne abbiamo selezionati una manciata, e questa manciata, impaginata, stampata e rilegata con un po’ di colla e filo, è quella che avete in mano in questo momento. Non sono necessariamente i migliori, i contributi che state toccando, sono quelli che forse più si adattano al formato, ma non è detto, non siamo mica degli editori. E questo oggetto è solo una delle tante facce di quella cosa chiamata Schegge di Liberazione, quella cosa che un giorno d’aprile del 2010 ci è scoppiata in mano ed è diventata improvvisamente una cosa grande.
Così, come abbiamo fatto l’anno scorso, anche nel 2011 gireremo un po’ l’Italia a leggere questi racconti, quelli nuovi, quelli vecchi e quelli che per i motivi sopra elencati non han potuto profumare di carta – ma li mettiamo in un altro ebook, abbiamo deciso. Anche quest’anno ci ritroveremo in viaggio, chissà dove, ci conosceremo e ci rincontreremo, leggeremo e berremo insieme, ci abbracceremo e ci scambieremo delle gran pacche sulle spalle. E mi vien da dire, e stranamente non m’imbarazza dirlo, che continueremo a fare, nel nostro piccolo, a modo nostro, la nostra parte. Partigiani.
(Marco Manicardi “Many”, 25 aprile 2011, Introduzione a Schegge di Liberazione, Barabba Edizioni, 2011)
Come dicono dalle nostre parti, ci ride anche il culo. Buon 25 aprile.
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