sabato 16 aprile 2011

Cicatrici: La fame ha fatto anche le guerre

[riceviamo e pubblichiamo la cicatrice di Massimiliano Calamelli detto "mc"]

(Posizione)
Varie. Le più evidenti sono due, una tipo quella di un taglio cesareo, ma un po’ più su, l’altra, a forma di stella o asterisco, guardi lo sterno poi sali di qualche centimentro, e di altrettanto ti sposti alla tua destra, verso il cuore.

(Cause)
Aganglìa colica totale.
È una malattia genetica, e vuol dire che una parte dell’intestino non ha le terminazioni nervose che consentono i movimenti peristaltici, quindi le feci non scendono, stanno ferme nel colon e fanno grossi danni. Per fortuna si risolve: ti interrompono il tratto intestinale poco prima che l’ileo diventi colon, porti una ileostomia per qualche mese, poi ritorni in sala operatoria per finire il lavoro, ti ritrovi senza colon e un pezzetto di ileo, e con lavoro di taglia&cuci da paura, interno, per fortuna, riesci ad andare di corpo più o meno come il resto del mondo. Certo, c’è da patire un po’ durante l’anno successivo, ma è una cosa che alla fine puoi raccontare. La cicatrice in basso è causata dal secondo intervento, quello di asportazione, mentre quella più in alto deriva da un catetere venoso centrale, per rendere più semplici prelievi, trafusioni e flebo, necessario perché il fisico è molto molto provato.

(Conseguenze)
A parte il primo anno, difficile, le conseguenze non sono molte, perché il corpo di un bambino possiede capacità di adattamento e trasformazione incredibili. E lei, quando è successo, aveva appena un anno. Ah, si, non l’ho detto, le cicatrici in questione non sono le mie, ma quelle che si porta addosso mia figlia. Le mie, e quelle della mamma, non le vedi, ma garantisco che ci sono, grosse e profonde, e fanno ancora un male da morire. La frase usata come titolo è quella che pronunciò una delle tante volte il pediatra di fronte alla nostra sensazione che F. non stesse bene: ci ha sempre ignorati, il bastardo, e le cose, prese per tempo, avrebbero potuto essere più semplici. Mi è capitato spesso di incrociarlo, in giro, e non gli ho dato un pugno in faccia solo perché sono un buon uomo.

di Massimiliano Calamelli "mc"

5 commenti:

  1. Carlo Rosa12:38 PM

    Non ho capito: che cosa vuol dire "la fame ha fatto anche le guerre" e che cosa c'entra con i fatti narrati?

    CR

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  2. E' spiegato verso la fine del post.

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  3. Carlo Rosa12:46 AM

    Sì, ho visto, è la frase del pediatra. Continuo a non capire che cosa voglia dire "la fame ha fatto anche le guerre", ma non importa.

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  4. Scusa, non avevo capito la domanda. A fronte di una forte inappetenza della bambina, quella è stata la risposta del pediatra, traducibile in "se ha fame, mangerà". Ovviamente non è andata così, e questa sua leggerezza, il non aver voluto approfondire il problema, ha peggiorato la situazione.

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  5. Carlo Rosa2:57 PM

    Oh, è chiaro. Stavo cominciando a ossessionarmi…! Grazie, ciao

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