In primavera le piante sono in fiore e anche le acacie non fanno eccezione. I fiori di acacia, dai quali si ricava un miele a costo contenuto, sono molto comuni. Qui da noi in Emilia si chiamano "MARUGOUN" e la pianta dell'acacia viene anche detta "MARUGA".
Maruga è anche il soprannome che viene dato a quelli un po' zucconi, ma non c'entra il vegetale (zucca) quanto la testa. La MARUGA, appunto.
Questa ricetta, curiosamente, va bene anche per i fiori di zucca. Ma quelli di Maruga costano meno. Li potete trovare in tutte le strade, sulla via Emilia ce ne sono un sacco. Magari non prendete i fiori proprio dalle piante sulla via Emilia, ché quei fiori lì son quasi grigi per via dello smog. Andate, che ne so, in riva al Secchia o al Panaro, all'Enza, al fiume che volete. Lì troverete dei bei fiori bianchi, li mettete dentro a una sporta e andate a casa.
Lavateli.
Fate una pastella con la birra di grano, la farina 00, il sale, il pepe, il latte e le uova. Impastellate i fiori di Maruga e friggeteli in abbondante olio bollente, poi asciugateli con la carta per fritture.
Servite accompagnato da una birra bianca.
caro Tiziano, la weiss ce l'ho, la ricetta m'ispira, tocca solo aspettare primavera (come diceva quell'altro là) per provare...
RispondiEliminasaluds