lunedì 1 novembre 2010

A tavola con Tiziano Fiorveluti: Marugoni pastellati

In primavera le piante sono in fiore e anche le acacie non fanno eccezione. I fiori di acacia, dai quali si ricava un miele a costo contenuto, sono molto comuni. Qui da noi in Emilia si chiamano "MARUGOUN" e la pianta dell'acacia viene anche detta "MARUGA".

Maruga è anche il soprannome che viene dato a quelli un po' zucconi, ma non c'entra il vegetale (zucca) quanto la testa. La MARUGA, appunto.

Questa ricetta, curiosamente, va bene anche per i fiori di zucca. Ma quelli di Maruga costano meno. Li potete trovare in tutte le strade, sulla via Emilia ce ne sono un sacco. Magari non prendete i fiori proprio dalle piante sulla via Emilia, ché quei fiori lì son quasi grigi per via dello smog. Andate, che ne so, in riva al Secchia o al Panaro, all'Enza, al fiume che volete. Lì troverete dei bei fiori bianchi, li mettete dentro a una sporta e andate a casa.

Lavateli.

Fate una pastella con la birra di grano, la farina 00, il sale, il pepe, il latte e le uova. Impastellate i fiori di Maruga e friggeteli in abbondante olio bollente, poi asciugateli con la carta per fritture.

Servite accompagnato da una birra bianca.

1 commento:

  1. caro Tiziano, la weiss ce l'ho, la ricetta m'ispira, tocca solo aspettare primavera (come diceva quell'altro là) per provare...

    saluds

    RispondiElimina