William Shakespeare durante gli anni perduti (1585-1592) andava sempre al mare. Disegnava quel che vedeva. Tornava a casa. Colorava la tela. Poi la rompeva in piccoli pezzi. Dopo la restituiva al mare. E il giorno dopo, andava al mare, tornava a casa, colorava, ecc ecc. Poi s'è stufato.
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