venerdì 3 giugno 2011

Di come siamo andati, di nuovo, da zero a 150 in due ore

Ieri sera, al Mattatoio di Carpi, visto che era il compleanno della Repubblica Italiana, abbiamo inscenato, per la seconda volta, l'evoluzione culturale del nostro misero stivale a mollo in mezzo al Mediterraneo. Come l'altra volta, il patriota Klaus Augenthaler ci ha accompagnati con una selezione musicale nazionale e popolare, mentre il visionario DemonLater proiettava e missava amplessi onirici tra Pasolini e la Fenech, alle nostre spalle. Sotto la guida illuminata della regia duliniza abbiamo letto:
  • Michela Savio (miguella) e Luca Zirondoli (carlo dulinizo): due decaloghi incrociati da "2010.com_andamenti" a cura di Michele di Mauro e Caterina Fossati.
  • Caterina Imbeni (grushenka): "Il paese dei bugiardi" da "Filastrocche in cielo e in terra" di Gianni Rodari.
  • Simone Marchetti (Chettimar): "Camicie rosse camicie nere" di Andrea Reboldi (Meanthebay) da "Schegge di Liberazione".
  • Elena Marinelli (osvaldo): di come L'italiano di Toto Cutugno sarebbe un inno migliore di quello scritto da Goffredo Mameli, noto represso sessuale, da "Storia della Russia e dell'Italia - romanzo storico epistolare" di Paolo Nori e Marco Raffaini.
  • Simone Marchetti (Chettimar): "Repertorio di cosa si trova oggi in edicola" da "L'Accalappiacani" n.1.
  • Caterina Imbeni (grushenka): dell'ambigua intercambiabilità tra le parole immunità e impunità, da "Prima persona" di Giuseppe Pontiggia.
  • Marco Manicardi (Many): "La Bionda e il nemico".
  • Elena Marinelli (osvaldo): "Dignità. Tre soggettive" di Simone Marchetti (Chettimar) da "Schegge di Liberazione".
  • Luca Zirondoli (carlo dulinizo): "Storie dei soprannomi" da "L'Accalappiacani" n.1.
  • Marco Manicardi (Many) e Caterina Imbeni (grushenka): "Celere alla Celere" da "Spinoza. Una risata vi disseppellirà" a cura di Stefano Andreoli e Alessandro Bonino.
  • Federico Fioresi: poesie e prose di Pierpaolo Pasolini ("Io sono una forza del passato", "Coloro che non ci appartengono più", "Il romanzo delle stragi", "Alla mia nazione").
Faremo probabilmente una cosa simile anche il 10 giugno, in Piazza Martiri, sempre a Carpi, durante l'adunata pubblica del Comitato per il Sì al referendum. Perché poi andiamo a votare. Sì.

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