Questo contava, sempre, per alcuni più di tutto, più della famiglia, del lavoro, della scuola. Fino a che a scuola, Omero e compagni non ci andarono più. Girava voce della Repubblica Sociale che precettava quelle annate di leva e li voleva tutti nella Guardia Nazionale. Ma loro non ci volevano andare coi fascisti. Il professore di topografia aveva tirato fuori una pianta dell'Appennino, roba militare, avuta chissà come, e aveva detto: "Sassi, Tasselli, voi a casa in treno è meglio che non ci torniate. Andate su da Serra, guardate: questa è la strada, poi verso Mocogno, lì so che ci sono già dei gruppi organizzati, ci sono altri miei studenti, bravi ragazzi, comunisti. Andate, dite che vi manda Garibaldi. "
"Ma noi professore non lo sappiamo se siamo comunisti" avevano ingenuamente replicato. "Frequentiamo il comitato clandestino, ma son tutti uguali, comunisti, socialisti, democristiani..."
"Signori non importa, andate su vi dico, che il tempo stringe, poi quello che siete avrete modo di capirlo, ma se state qui... Adesso è un momento che bisogna scegliere, se stare con o contro i fascisti, tutto qua."
"Contro, noi siamo contro!" avevano esclamato insieme.
E allora via in Appennino, su a piedi con la cartella e dentro i libri di estimo, topografia e matematica. Su così senza dir niente a nessuno, come ladri, banditi, con le scarpe buone, la giacca e il cravattino, i pantaloni con la piega. E per quanto?
"Almeno ci sei tu Nicola, almeno siamo noi due del paese. Alla Marta però le viene un colpo, vaccacane, mi manca già da matti, ma i fascisti pagheranno anche per questo!"
"Tu hai la Marta, sei fortunato, c'hai un pensiero che ti tiene compagnia. Io invece penso che una pistola non l'ho mai presa in mano."
"Dicono che su in montagna fanno l'addestramento, abbiamo imparato trigonometria, impareremo anche questo."
"Non c'è mica tanto da scherzare Omer, il fatto è che se usi una pistola per far centro in un bersaglio è come stare alla fiera, ma poi quando si tratta di sparare a un cristiano..."
"Dici che dovremo farlo?" aveva replicato Omero, come destato bruscamente da un sogno.
"Non lo so, ma conviene prepararsi al peggio" era stata la risposta di Nicola.
(Andrea Moretti, Preoccupati dei Vivi, Gingko edizioni, 2009, pp. 47 - 48 )
Vi ricordiamo che avete ancora altri 19 (diciannove) giorni per partecipare a Schegge di Liberazione 2011. Barabba dice 26 X 1, di nuovo.
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