A siora Zanze (xe deboe de suste) dice una vecchia canzone popolare veneziana. E il termine Zanze, declinato al maschile come al femminile, alla bisogna, proprio ricordando quella canzone e quella signora che andava sempre al gabinetto per espletare un bisogno fisiologico, è diventato un modo per definire chi non sta mai fermo un attimo. Ed è ovviamente diventato il soprannome di tanti. Anche di un mio amico, che non sta fermo mai e al bagno pure lui, adesso che ci penso bene, va spesso, dopo la seconda pinta di birra.
(di Mitia Chiarin "fatacarabina")
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