Per tutti gli italiani la madre del coniuge è la suocera, mentre per i napoletani si biforca, come ogni dilemma cornuto, in socra e gnora.
La gnora è la madre della sposa, denominazione che deriva da “signora”, e i proverbi che la riguardano sono pochi e rispettosi, non avendo l’ardire di sbeffeggiarla. Si consiglia quindi allo sposo di blandire la gnora per risparmiarsi problemi che potrebbero farlo schiatta’ ’ncuorpo e procurargli fastidi intestinali così forti da richiedere, per lenirli, l’uso del clistere, o serviziale, che dir si voglia. In altre parole, Allìsciate ’a gnora e astìpate ’o serviziale.
La socra, invece, la madre dello sposo, sembra meno fortunata visto che ’A socra cu ’a nora ha dda tene’ ’a vorza aperta e ’a vocca nchiusa (la suocera con la nuora deve tenere la borsa aperta e la bocca chiusa), a causa della sua non rara ingerenza negli affari della casa di chi ancora sente come il proprio figlio.
Sconsigliata, in ogni caso, la convivenza tra nuora e suocera, essere spesso infido e velenoso, tanto che ’A vìpara ca muzzecaie a sòcrema murette ’e tuósseco.
(di Francesco Laviano "pensieri spettinati")
Nessun commento:
Posta un commento