Manca poco al 25 Aprile, lo sapete, lo sappiamo, ma ve lo ricordiamo, perché Natale è Natale.
Ma per spiegarvi ben bene tutto quello che succederà in quel giorno meraviglioso a Carpi (Mo), che si comincia al mattino e si va avanti fino a sera, e si sta in centro e poi si si va all'ex-campo di Fossoli, poi si torna in Castello poi si va al Mattatoio, che è il posto dov'è nato Schegge di Liberazione, c'hanno dato l'opportunità di spiegarlo meglio anche in Tv. Su TRC. Che per noi modenesi e limitrofi, è la tv che ti dice cosa succede dove sei te, lì, dove vivi te, e pensi sempre Ma va che roba? ma te lo sapevi?
Tanto per farvi un esempio, qui c'è un video con delle signorine che dovreste conoscere anche voi: le Mondine di Novi.
È andata più o meno così.
Ci siam ritrovati un lunedì pomeriggio di inizio aprile, poco fuori Modena, in una zona piena di antennoni e ripetitori.
Eravamo io, Stefania dell'Anpi Carpi, Silvia della Fondazione Fossoli, Mister Alessandro Flisi per il settore cultura del comune di Carpi, Mirco per l'Arci di Carpi, che ci ha convinti, noi titubanti spettatori, ad andare dall'altra parte dello schermo.
La puntata, trattandosi di tv, era ovviamente registrata e potete seguirla oggi, mi raccomando, solo oggi, in live streaming, alle 12:45 e alle 18:15 (seguite entrambe le puntate perché sono una l'approfondimento dell'altra e diremo cose diverse). Per vedere lo streaming c'è un riquadro a destra, più o meno a metà della homepage, con sopra scritto TRC Live Streaming cliccate e ci vedete.
La trasmissione che ci ospita si chiama A Ghè Barbi Show, che, mi rendo conto, per chi non è delle nostre zone, può sembrare uno show di poco conto, una roba d'intrattenimento, invece è uno show seguitissimo che vuole far conoscere a tutti quelli che lo seguono le belle storie, iniziative, esperienze sparse nelle nostre terre.
Lo show (trasposizione letterale dal dialetto, C'è Barbi Show) è incarnato nella figura di Andrea Barbi, aitante essere mitologico dei tubi catodici provinciali e regionali. Andrea, armato di un microfono infilato in un coccodrillo di gomma, ha cominciato anni fa a fare una trasmissione geniale, chiamata Mo pensa te, in cui si avventurava per le vie di Modena e provincia a chiedere alla gente per strada i significati degli strani modi di dire e dei proverbi delle nostre parti. Poi, alla fine della puntata, uno studioso, un linguista, un filologo, davano la corretta interpretazione, ma è bellissimo ascoltare gli sragionamenti della gente messa davanti a queste domande. Quasi un'accademia della semola perenne e popolare.
Andrea ormai è talmente famoso che quando qualche anno fa abbiamo cenato insieme alla festa dell'Unità di Modena (era l'ultimo anno con quel glorioso nome), mentre mi raccontava i segreti del mondo della comunicazione televisiva, era interrotto e salutato da mucchi di persone che, ogni due per tre, a ogni piè sospinto, lo salutavano, lo baciavano, buttavano lì una frase, una pacca, un sorriso. E Andrea, in gambissima, salutava, scherzava e sorrideva altrettanto. Tutto il tempo. Ogni cinque secondi qualcuno con gli occhi pieni di simpatia e di ammirazione, lo avvicinava. E dentro di me, a lui non gliel'ho detto, mi son detto: questo qui è meglio del papa, ma anche del dalai lama, altroché!
Appena seduti sul set, Andrea, per metterci a nostro agio, prima di andare in onda, c'ha spiegato una cosa fondamentale per non farci perdere il filo: Quando parlate, parlate con me, guardate me. Ci pensano le telecamere a inquadrarvi, non guardate in camera, guardate me.
Che in effetti ti viene anche spontaneo e naturale.
A sentir lui, gli unici che avesse mai intervistato in grado di parlare direttamente in camera, sono i politici di professione e Bettega.
Alla fine è andato tutto bene, tra poco lo vedrete.
Se mi vedete un po' confuso, non è solo perché ero emozionato, ma anche perché non mi ricordavo chi era 'sto Bettega.
E poi, alla fin fine, quando mai mi ricapita di poter spiegare, con imbarazzati giri di parole, cos'è un reading in modo che anche i nonni che seguono la trasmissione capiscano cosa andiamo a fare in giro per l'Italia?
Sembra incredibile ma è tutto vero: Barabba on Tv.
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