Non bisogna nemmeno dimenticare che queste persone, che magari non mettono in fila due verbi all’indicativo, sono magari in grado di smontare e rimontare un carburatore bendati, mentre il sottoscritto una volta che ha dovuto cambiare una gomma si è trovato in notevolissime difficoltà.
Insomma, ognuno di noi è ignorante a modo suo. O per dirla come diceva un camionista che commentava alcune frasi razziste scritte sul banco firme del nostro ufficio, “Ma cosa ci vuoi fare… è tutta questione di ignorantità”.
Un grande intellettuale come Pier Paolo Pasolini si trovava spesso a glorificare questi ceti di cultura bassa della popolazione.
Però, ecco, come dire, quando poi ci sei a contatto tutti i giorni non è che riesci a non ridere tutte le volte e anche Pasolini vacilla. Perché anche mentre scrivevo queste righe uno ha detto una massima di grande saggezza: “C’è gente che mangia per lavorare. Io lavoro per mangiare.”
Cos’avrà voluto dire?
Di seguito, una piccola selezione di perle.
- Quattro orecchie e quattro occhi sentono meglio degli altri.
- Ma guarda, c’hai ragione. Oramai adesso non corro più. Sai no, come si dice? “Che sto qui sto a Roma, che sto a Roma sto in Francia”.
- Lunedi devo andare a mettere dei timbri al passaporto. Il tempo che vado là, me lo vitamizzano e poi vengo a lavorare.
- A occhio visivo quante palette sono?
- Si ok. Ti mettiamo a posto il carico ma non è che lo facciamo sempre, è una cosa spudorata.
- (Uno sbadiglio enorme e poi) YAWN! Coma profonda.
- Ognuno deve guardare in faccia alle sue opportunità.
- Non puoi andare a vedere il telefonino di uno, c’è la PRAISIN, ci vuole il mandato.
- La Bosnia Herzigova.
La Praisin è la più bella dialettizzazione padana immaginabile di un assurdo anglicismo... ma tu cosa fai in mezzo ai bestioni?
RispondiEliminaComunque, Pasolini a me piace pochino, ma non smetto di rivolgermi la domanda: perché saper smontare un carburatore e montare l'italiano devono essere saperi alternativi? Non sta scritto da nessuna parte, non è il destino, non è ineluttabile. Ecco - anche, ma non solo - perché l'idealizzazione pasoliniana non m'è mai piaciuta.
Non so cosa avete letto voi di Pasolini ma non è che ci andasse poi così leggero coi ceti popolari che fingevano di possedere una cultura che non avevano.
RispondiEliminaPer il resto, bel blog.
"C’è gente che mangia per lavorare. Io lavoro per mangiare."
RispondiEliminaForse, riferendosi alla corruzione, intendeva dire che "c'è gente che fa del 'mangiare' o del 'far mangiare' il proprio lavoro"?
Oppure, facendola un po' più complicata, intendeva dire che taluni, i certi contesti, per poter continuare a lavorare sono costretti a 'mangiare', ossia tacciono su condotte illegali in cambio di 'regalini' più o meno obbligatori?
Comunque la seconda parte ("io lavoro per mangiare") è molto chiara.