La mattina dopo, il dottor Bonino si è svegliato ed è andato dritto a casa, dove abita lui, a Cuneo. Solo che si vede che non è abituato alle nebbie che vengon da queste parti, delle nebbie che fai fatica a vedere la targa della macchina davanti, delle nebbie che noi ci abbiamo imparato a guidare attraverso appena presa la patente, e che a dir la verità dieci anni fa eran delle nebbie ancor più nebbie di quelle di adesso, ma comunque, quello che volevo dire è che il dottor Bonino son due giorni che questa storia della nebbia l'ha sconvolto e ne ha scritto ieri e anche oggi. E oggi, tra l'altro, dice:
C’è un libro che si chiama Understanding Comics, Capire il fumetto, di un fumettista americano che si chiama Scott McCloud, dove si spiega che ciò che è disegnato in una vignetta rappresenta sempre solo una parte del mondo, se ricordo bene, e che noi, vedendo una vignetta, ci immaginiamo che ci sia, in qualche modo, il resto del mondo oltre i bordi della vignetta. Ma i disegnatori, il resto del mondo che sta oltre i bordi della vignetta, non lo disegnano mica. Ecco, stare nella nebbia è un po’ come stare in una vignetta. Ci son dei bordi che limitano il visibile e noi ci immaginiamo che ci sia qualcosa anche al di là, ma il disegnatore, in realtà, non l’ha mica disegnato. Ecco, nella nebbia è così.Allora mi vien da pensare che forse non è mica un caso che qui, la nebbia, da noi, la chiamino fumàna.
è proprio il caso di dirlo alla toscana allora. "masticanebbia". perché poi uno non vede ma ne sa.
RispondiEliminabello "masticanebbia".
RispondiEliminac'è un racconto, o una parte di un racconto di Pederiali che parla della fumana. è bellissimo. se lo trovo te lo regalo.
RispondiEliminaviola.
viadella.