Comprate dei gamberi. Sbucciateli. Portate pazienza.
Comprate delle tagliatelle all’uovo, non verdi. Il cromatismo ha la sua importanza, anche se devo ammettere che non siamo mica qui a parlare di pittura e quindi potremmo soprassedere sul colore delle tagliatelle. Però non verdi, porca zozza, va bene?
Detto questo, comprate dei carciofi. Tagliate i gambi, togliete le foglie più esterne. Tagliate la parte superiore del carciofo e poi tagliate in 4 pezzi. Dovete anche aver messo a soffriggere dell’olio con due spicchi d’aglio, altrimenti se non buttate subito il carciofo in padella vi diventa nero e non sta bene. I vecchi sapientoni vi diranno che se lo spruzzate di limone o se mettete i carciofi in una ciotola piena di acqua e limone la cosa non succede, ma se non siete abili vi capita lo stesso. Quindi MUOVETEVI.
Fate soffriggere i carciofi un paio di minuti e poi aggiungete acqua calda e un dado da brodo. Abbassate il fuoco e mescolate di tanto in tanto. Mescolate pure. Quando si restringe il sughetto mettete un bicchiere di vino bianco secco. Cuocete le tagliatelle in acqua abbondantemente salata, come dicono i libri di cucina veri, e quando scolate e incorporate al sugo, tritate del prezzemolo e buttatecelo in cima servendo su un bel piattone da portata, partendo da 76 metri.
Comprate delle tagliatelle all’uovo, non verdi. Il cromatismo ha la sua importanza, anche se devo ammettere che non siamo mica qui a parlare di pittura e quindi potremmo soprassedere sul colore delle tagliatelle. Però non verdi, porca zozza, va bene?
Detto questo, comprate dei carciofi. Tagliate i gambi, togliete le foglie più esterne. Tagliate la parte superiore del carciofo e poi tagliate in 4 pezzi. Dovete anche aver messo a soffriggere dell’olio con due spicchi d’aglio, altrimenti se non buttate subito il carciofo in padella vi diventa nero e non sta bene. I vecchi sapientoni vi diranno che se lo spruzzate di limone o se mettete i carciofi in una ciotola piena di acqua e limone la cosa non succede, ma se non siete abili vi capita lo stesso. Quindi MUOVETEVI.
Fate soffriggere i carciofi un paio di minuti e poi aggiungete acqua calda e un dado da brodo. Abbassate il fuoco e mescolate di tanto in tanto. Mescolate pure. Quando si restringe il sughetto mettete un bicchiere di vino bianco secco. Cuocete le tagliatelle in acqua abbondantemente salata, come dicono i libri di cucina veri, e quando scolate e incorporate al sugo, tritate del prezzemolo e buttatecelo in cima servendo su un bel piattone da portata, partendo da 76 metri.
mi permetto di sottoporre la variante che ho sperimentato -con discreto successo- lo scorso sabato sera:
RispondiEliminapulendo i carciofi ho anche tagliato a bastoncini i gambi e li ho messi a lessare nella pentola in cui poi ho calato la pasta, intanto che lessavo la pasta ho passato in una padella con olio e aglio i carciofi tagliati sottili e ho tagliato a striscioline del salmone affumicato; scolata la pasta e i gambi di carciofo l'ho condita con i carciofi saltati, con il salmone e, per finire, ho tostato qualche cucchiaio di pangrattato in padella e l'ho buttato -da una distanza più ragionevole- sopra la pasta, ho mescolato e servito
caro marcantonio, ma lei è notevolissimo !!!
RispondiEliminaPremetto che addirittura ho omesso di scrivere che i gamberi VANNO AGGIUNTI AL SUGO e non lasciati lì a caso....Buttateli giusto un minuto o due prima di incorporare la pasta.
Da 95 metri.
Fiorveluti
grazie, troppo buono (lei e anche il piatto di pasta)
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