Apprendo dai giornali che al settantottenne Flavio Carboni, attualmente detenuto nel carcere di Regina Coeli, è stato impedito di tenere in cella i suoi dizionari di greco e di latino. ‘Come faccio a studiare i classici?’
Si consoli Carboni pensando che ad un altro perseguitato politico è andata peggio. Quel Dante Alighieri che, privato dei beni di famiglia e cacciato da Firenze, non ha mai avuto il privilegio di possedere una biblioteca tutta sua.
Dante si arrangiava un po’ come poteva, leggendo i libri altrui:
Ne' suoi studi fu assiduissimo, quanto è quel tempo che ad essi si disponea, intanto che niuna novità che s'udisse da quegli il poteva rimuovere. E, secondo che alcuni degni di fede raccontano di questo darsi tutto a cosa che gli piacesse, egli, essendo una volta tra l'altre in Siena, e avvenutosi per accidente alla stazzone d'uno speziale, e quivi statogli recato uno libretto davanti promessogli, e tra' valenti uomini molto famoso, né da lui stato giammai veduto, non avendo per avventura spazio di portarlo in altra parte, sopra la panca che davanti allo speziale era, si pose col petto, e, messosi il libretto davanti, quello cupidissimamente cominciò a vedere. E come che poco appresso in quella contrada stessa, e dinanzi da lui, per alcuna general festa de' Sanesi, s' incominciasse da gentili giovani e facesse una grande armeggiata, e con quella grandissimi romori da' circustanti (sì come in cotali casi con istrumenti varii e con voci applaudenti suol farsi), e altre cose assai v'avvenissero da dover tirare altrui a vedersi, sì come balli di vaghe donne e giuochi molti di giovani; mai non fu alcuno che muovere quindi il vedesse, né alcuna volta levare gli occhi dal libro: anzi, postovisi quasi ad ora di nona, prima fu passato vespro, e tutto l'ebbe veduto e quasi sommariamente compreso, che egli da ciò si levasse; affermando poi ad alcuni, che il domandavano come s'era potuto tenere di riguardare a così bella festa come davanti a lui s'era fatta, sé niente averne sentito: per che alla prima maraviglia non indebitamente la seconda s'aggiunse a' dimandanti.
[da: Boccaccio, Trattatello in laude di Dante]
Si consoli Carboni pensando che ad un altro perseguitato politico è andata peggio. Quel Dante Alighieri che, privato dei beni di famiglia e cacciato da Firenze, non ha mai avuto il privilegio di possedere una biblioteca tutta sua.
Dante si arrangiava un po’ come poteva, leggendo i libri altrui:
Ne' suoi studi fu assiduissimo, quanto è quel tempo che ad essi si disponea, intanto che niuna novità che s'udisse da quegli il poteva rimuovere. E, secondo che alcuni degni di fede raccontano di questo darsi tutto a cosa che gli piacesse, egli, essendo una volta tra l'altre in Siena, e avvenutosi per accidente alla stazzone d'uno speziale, e quivi statogli recato uno libretto davanti promessogli, e tra' valenti uomini molto famoso, né da lui stato giammai veduto, non avendo per avventura spazio di portarlo in altra parte, sopra la panca che davanti allo speziale era, si pose col petto, e, messosi il libretto davanti, quello cupidissimamente cominciò a vedere. E come che poco appresso in quella contrada stessa, e dinanzi da lui, per alcuna general festa de' Sanesi, s' incominciasse da gentili giovani e facesse una grande armeggiata, e con quella grandissimi romori da' circustanti (sì come in cotali casi con istrumenti varii e con voci applaudenti suol farsi), e altre cose assai v'avvenissero da dover tirare altrui a vedersi, sì come balli di vaghe donne e giuochi molti di giovani; mai non fu alcuno che muovere quindi il vedesse, né alcuna volta levare gli occhi dal libro: anzi, postovisi quasi ad ora di nona, prima fu passato vespro, e tutto l'ebbe veduto e quasi sommariamente compreso, che egli da ciò si levasse; affermando poi ad alcuni, che il domandavano come s'era potuto tenere di riguardare a così bella festa come davanti a lui s'era fatta, sé niente averne sentito: per che alla prima maraviglia non indebitamente la seconda s'aggiunse a' dimandanti.
[da: Boccaccio, Trattatello in laude di Dante]
Non demorda Carboni e continui a studiare i classici.
Lo immagino seduto su una povera branda, come Dante sedeva sulla panca dello speziale. Nelle mani un bisunto Castiglione-Mariotti preso in prestito dalla Biblioteca di Regina Coeli. Dalla finestra arriva un alto vociare indistinto:
quella lontana festa senese?
La partitella di calcio nell’ora d’aria.
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