Questa volta non abbiamo nemmeno dovuto lanciare un grido di chiamata alle armi. Questa volta è bastato pubblicare un paio di cicatrici sul blog, un po' per caso, perché la casella di posta si riempisse delle disavventure altrui. E allora, secondo voi cosa facciamo? Facciamo un ebook. Un altro? Ma sì, dai.
Diciamo che fino al 30 giugno 2011 avete tempo per mandare al solito indirizzo marcomncrd chiocciola gmail punto com (o a quell'altro, se volete: barabba26x1 chiocciola yahoo punto com) la descrizione dei vostri sfregi, se siete scrittori. Una poesia, se siete poeti. Un disegno, se siete disegnatori. Le foto, quelle è meglio di no, a meno che non siate particolarmente ispirati. C'è solo una regola: dividete il racconto, come si vede nelle cicatrici già pubblicate su Barabba, in tre parti: Posizione/Cause/Conseguenze (ma come tutte le regole del mondo, anche questa è violabilissima).
Insomma, e infine, per tener fede alla Regola Squonkiana – portate pazienza – che c’impone di inventare un tormentone: dateci un taglio.
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