mercoledì 21 marzo 2012

Sconforto (o Pene d’amore)

La prima vera ecco è qui che vieno
siamo già arento al tempo della foia
in mezzo ai prati si è già sgato il fieno
e vien su l’uva bella ch’la fa voia,

ma nel mio cuoro ancor non v’è giungiuto
il tiepido calor del sol d’aprilo
perché la mante mia non m’à più vluto
e sofro e calo tutti i giorni un chilo!

Quando poi penso ai bacci che ci ho dato
in della ghigna fresca e pien d’ardire
mi sento commovùto e sconsolato
come se fossi arento a partorire!

E quando penso a sì crudel disdetta
e che in del mondo non avrò più pace
blisga dagli occhi giù per la basletta
il pianto mio dal gran che m’indespiace.

Mario Stermieri (1886 - 1910), poeta carpigiano.

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Google ieri ci ha detto che è iniziata la primavera. Oggi è anche la Giornata Mondiale della Poesia. Ascoltate Radio3, tutto il giorno, se potete.

1 commento:

  1. com'è rinascimentale questo poeta. e se si può pinagere d'amore per il lavoro dei tuoi sogni che è perduto per un arbitrio non molto più razionale e motivato d'un'mante è pure la poesia del mio oroscopo di oggi.

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