Avanguardia amata
EDGAR
Al peso di questo triste tempo noi dobbiamo obbedire;
diciamo quello che sentiamo, non quello che conviene dire.
I più vecchi hanno sopportato di più: noi che siamo giovani
mai vedremo così tanto, né vivremo così a lungo.
(Re Lear, atto V, scena III. Traduzione di Edoardo Sanguineti. Ed. il melangolo, 2008)
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Sanguineti? Lui è un tipettino curioso al massimo, portarlo in giro sembrava di stare con un bambino di 7 anni che tocca tutto e vuole sapere com'è il mondo, sempre. No, non usa la rete, non esagerare, non guarda la tv, figurati, s'informa sempre coi giornali e con le telefonate, salvo mezz'oretta al giorno di MTV che dice che gli serve per rimanere in contatto coi giovani, che se no uno smette di capirli... puoi immaginare, questo vecchiettino davanti a un vecchio tubo catodico a scrutare le chiome roteanti dei metallari o le macchinone dei rapper americani... e poi quando dovevamo organizzare la scaletta, gli interventi e le letture per la serata, c'era la sua signora che a un certo punto se lo prendeva e se lo portava via, perché lui, a quanto pare, c'ha sempre dato, ogni giorno, sì sì. Lei arrivava, appoggiava una mano sulla sua spalla e diceva: Ve lo riporto tra un oretta, o forse due... e sorrideva. Lui si voltava, s'illuminava e via. E allora tutti si fermavano a guardare questi baldi vecchietti che andavano in albergo o diosadove ad amarsi.
(stralci da una conversazione avuta qualche settimana fa in una libreria con Simona B.)
Many, carlo dulinizo
Ottima la scelta dell'esergo: "diciamo quello che sentiamo, non quello che conviene dire". Così era Sanguineti, con eleganza, senza alzare la voce, ma con fermezza e cultura immensa. Ci mancherà tantissimo.
RispondiEliminaGli sarebbe piaciuto molto. Anzi, forse gli piace molto. Da lassù, o da chissà dove, magari lo sta leggendo.
RispondiEliminaw l'amore!
Grazie Simona. Appena mi han dato la notizia ho pensato subito a quello che mi avevi raccontato. e W l'amore!
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