venerdì 5 febbraio 2010
Due minuti d’odio
La volontà di potenza alla guida: i furgoni e i furgonati, la golf, la terza e la quarta corsia. Cioè, capito, insomma, dicevo, praticamente. Bondi, Paolo Cento. I gatti al guinzaglio, i cani col cappotto. Assolutamente sì. Assolutamente no. Il decaffeinato e il caffè macchiato freddo in tazza grande, il cornetto con la crema e con l’uvetta insieme. La volontà di potenza alla guida: il suv, i parcheggi sommari, il sorpasso a destra. Le borsette minuscole e quelle senza tracolla. Il parlare con la bocca a cul di gallina: un attimino, tra un pochino. I pacchetti di sigarette sul marciapiede, le merde. La volontà di potenza alla guida: la punto ribassata, il sorpasso. Gli addii che non siano alla stazione dei treni. I compleanni dei trentenni, i compleanni. La pashmina da uomo, le scarpe lucide, il portafogli. La volontà di potenza alla guida. Vamolà.
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