mercoledì 27 novembre 2013

In Russia c'è da morir dal ridere (12) | Lamerica (2)

Stai camminando su una passeggiata di legno lunga un chilometro, da un lato ti arriva il rumore della risacca insieme a un vento che ti gela la barba e ti fa stringere gli occhi, è il primo giorno davvero freddo di novembre e sulla spiaggia non c'è nessuno, solo dei gabbiani grossi come oche che si contendono resti di chele di granchio; dall'altra parte un luna park è in via di dismissione, le cabine della ruota panoramica sono state rimosse, c'è una torre rossa molto alta fatta di travi intrecciate e ti chiedi chissà com'è bella quando è in funzione; ci sono le montagne russe senza i trenini, sono montagne russe costruite negli anni venti o trenta, di legno, da far paura, davanti a grappoli di palazzi che poi sono dei gran parallelepipedi con le finestre, e ti ricordi i quartieri dismessi che hai incontrato mentre gironzolavi a caso a piedi o in treno per le vie periferiche di Mosca e di San Pietroburgo; sulla passeggiata di legno è pieno di donne anziane o di mezza età che non si curano del freddo e chiacchierano tra loro in russo, e ti viene da sorridere perché le riconosci, sono familiari, sono loro, le babushke; ci sono addirittura babushke che fanno da badanti ad altre babushke; ti fermi un minuto e fai un giro su te stesso, osservi il panorama in un colpo solo e potresti essere sulla riva del Volga o davanti al Mar Baltico, o chissà in quale luogo possibile o impossibile ai bordi della Russia. E invece sei a Coney Island.

2 commenti:

  1. ho letto da qualche parte che stanno smantellando tutto... non ci sono mai stato né credo ci andrò mai, però mi dispiace: ho visto coney island in talmente tanti film e serie tv che mi pare di esserci stato, di conoscerla meglio del luneur (dove so' andato 2-3 volte e comunque è chiuso)

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