mercoledì 4 luglio 2012
Dialettica (12)
La comprensione del dialetto, e soprattutto delle espressioni dialettali, è una cosa che s'impara in modo euristico. Per come l'ho capita io, negli anni, che ormai son trentatré, teniamo botta ha un significato del tipo: oh, è così e basta, non ci sono alternative, porta pazienza. Solo che, adesso, dopo il terremoto, mi sembra che teniamo botta venga un po' usata con un significato alterato, quasi deviato, come a voler dire che gli emiliani son gente più forte dell'altra gente, son gente che non molla, come se ci fosse qualcosa da mollare. Che è un po' come dire, per esempio, che i giapponesi tengono botta perché ci sono abituati, come si sente dire spesso, ai terremoti (e con più di tredicimila morti e quindicimila dispersi non mi sembra che ci siano tanto abituati, i giapponesi, ai terremoti). Ecco, quello che volevo dire è che a me questa cosa del teniamo botta, son sincero, mi ha un po' rotto i maroni.
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In veneto "tener bota" (con una t sola) vuol dire effettivamente "tener duro".
RispondiEliminaPochi giorni fa sono tornata in centro a Carpi per la prima volta dopo il 29/05.
Non c'ero più tornata e mi sono chiesta io, in primis, perché.
Mentre camminavo di fronte al castello e vedevo le parti merlate a terra mi sono chiesta davvero il valore di quel "teniamo botta".
E' vero ... si tiene botta... ma cos'altro si può fare se la vita deve e vuole andare avanti?
Bel post...