Al grido di "qui si fa Barabba o si muore", un manipolo di rigogliosi carpigiani, attanagliati e disillusi dalla pochezza filosofica dei loro contemporanei, decidono di riunirsi per creare una rivista. Pensando quale fosse il mezzo più opportuno per portare a compimento l'ardua impresa, scelgono la carta come veicolo anacronistico d'idee, antagonista per eccellenza.
Barabba, in forma cartacea, vedrà la luce probabilmente nel 2007 già inoltrato. Sarà distribuito (si spera) nelle edicole di Carpi, Modena e Bologna e in qualche libreria. Lo troverete sul web a un indirizzo che comunicheremo in seguito. Mancano solo alcuni cavilli burocratici, ma ci siamo quasi.
Per ora potete goderne un assaggio collaterale su questo blog neonato. Cercheremo di raccogliere qui i contributi estemporanei dei vari collaboratori. Nel frattempo, tenete gli occhi puntati sulle vostre edicole sotto casa.
"Qui si fa BARABBA o si muore"
unduettreprova
RispondiEliminaquattrocinquesei
RispondiEliminasetteottonove
RispondiEliminama l'account l'ho fatto o no?
quanto mi manca la carta...
dieciundicidodici!
RispondiEliminae con me si va in doppia cifra! ;)
ohi, siete già attivissimi per inserire post e quant'altro... al lavoro, fannulloni!
RispondiEliminaBuone Cose
Many
Eccomi qua, come ci lista tra i collaboratori? ( niente classismo, siamo rivoluzionari)
RispondiEliminaW ZERO CARBONELLA
Preghiamo Gesù Bambino che in Barabba non si scenda ancora nel liquame del parlare di indie music e/o indie culture perchè in molti ci siamo rotti i coglioni.
RispondiEliminaGrazie.
medo: non preoccuparti. Né indie, nè music. Forse culture, ma nella lettura italiana del termine. E politica. Si spera.
RispondiElimina(uhm... se avessi voglia di collaborare la mail è in calce là sopra)
Buone Cose
Many