venerdì 17 agosto 2012

Venerdì 17

Lo sappiamo, è tardi per dirvelo, è tardi per fare qualsiasi cosa, è tardi per fare le cose fatte bene, a parte forse una piccola lettura privata, un piccolo rituale per se stessi o per pochi intimi, dove siete, dove sarete, dove andrete entro la mezzanotte di stasera. Chi non è ancora su spiagge, baite, agriturismi, città d'arte, laghi, ruscelli e fiumiciattoli sarà avvantaggiato nell'esecuzione rituale.

Perché questa sera è un Venerdì 17 e, come ogni festività comandata, sarebbe cosa buona e giusta scorrere le tante sfighe che abbiamo qui radunato sotto l'azzeccato titolo di Cronache di una sorte annunciata, sceglierne una, a caso o scientemente (d'altronde si dice spesso che la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo), e leggerla, per sé, per gli altri, per tutti, perché la sfiga è davvero il grande principio egalitario del mondo, che ci accomuna tutti, i belli e i brutti, i grassi e gli asciutti, i riccastri e i farabutti (ora smetto).

Se proprio non potete compiere la catarsi tramite lettura, pigliatevi l'ostia audiovisiva del mitico Paolo Rossi su  Evaristo Beccalossi e ancora una volta Accettate la Sfiga.

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