mercoledì 6 giugno 2012

L'ennesimo libro della fantascienza: Pensiamo al futuro

Se vuoi un'immagine del futuro, immagina uno stivale che calpesta un volto umano — per sempre.
(George Orwell, 1984, che uscì il 6 giugno del 1949)
Sì, siamo ancora sottosopra, ci manca la musica e ci manca il rumore, ci mancano tante cose che stiamo riguadagnando piano piano. Una di queste è la voglia di fare quello che facevamo "prima", una di queste cose è L'ennesimo libro della fantascienza.

Quindi, avete tempo fino alla data stellare -310316.93992233363 (le 23:59 del 6 settembre 2012) per mandarci un racconto, un saggio, un ragionamento, una foto, una poesia, un disegno o quello che vi pare all'indirizzo marcomncrd [chiocciola] gmail [punto] com. Potete sfruttare la fantascienza in tutte le sue forme e in tutti i suoi sottogeneri, potete anche inventarne dei nuovi, non avete limiti. Possiamo anche aggiungere il genere "Catastrofico", visti i tempi che corrono. C'è solo una regola da rispettare: NO FANTASY.

Il tormentone che vi seguirà da qui alla deadline, stavolta, è pensate al futuro.

(Noi, adesso, pensare al futuro, chi più e chi meno, a seconda della zona precisa, è una cosa che proviamo a fare, o che dobbiamo iniziare a provare a fare. E la faremo.)

UPDATE: mentre pubblicavamo questo post, abbiamo saputo della morte di Ray Bradbury. Ciao Ray, L'ennesimo libro della fantscienza sarà anche per te, e soprattutto grazie a te.

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