mercoledì 27 giugno 2012

L'ennesimo libro della fantascienza: Un uomo fatto come tutti gli altri

Non è che sia proprio necessario aver scritto di fantascienza o conoscere la fantascienza, per scrivere di fantascienza. Per esempio, Italo Svevo, un uomo fatto come tutti gli altri, ha scritto di fantascienza nell'ultima parte (che, diciamolo, è forse l'unica decente) de La coscienza di Zeno. È un finale memorabile, soprattutto nell'ultimo paragrafo, e fa così:
Qualunque sforzo di darci la salute è vano. Questa non può appartenere che alla bestia che conosce un solo progresso, quello del proprio organismo. Allorché la rondinella comprese che per essa non c'era altra possibile vita fuori dell'emigrazione, essa ingrossò il muscolo che muove le sue ali e che divenne la parte più considerevole del suo organismo. La talpa s'interrò e tutto il suo corpo si conformò al suo bisogno. Il cavallo s'ingrandì e trasformò il suo piede. Di alcuni animali non sappiamo il progresso, ma ci sarà stato e non avrà mai leso la loro salute.
Ma l'occhialuto uomo, invece, inventa gli ordigni fuori del suo corpo e se c'è stata salute e nobiltà in chi li inventò, quasi sempre manca in chi li usa. Gli ordigni si comperano, si vendono e si rubano e l'uomo diventa sempre più furbo e più debole. Anzi si capisce che la sua furbizia cresce in proporzione della sua debolezza. I primi suoi ordigni parevano prolungazioni del suo braccio e non potevano essere efficaci che per la forza dello stesso, ma, oramai, l'ordigno non ha più alcuna relazione con l'arto. Ed è l'ordigno che crea la malattia con l'abbandono della legge che fu su tutta la terra la creatrice. La legge del più forte sparì e perdemmo la selezione salutare. Altro che psico-analisi ci vorrebbe: sotto la legge del possessore del maggior numero di ordigni prospereranno malattie e ammalati.
Forse traverso una catastrofe inaudita prodotta dagli ordigni ritorneremo alla salute. Quando i gas velenosi non basteranno più, un uomo fatto come tutti gli altri, nel segreto di una stanza di questo mondo, inventerà un esplosivo incomparabile, in confronto al quale gli esplosivi attualmente esistenti saranno considerati quali innocui giocattoli. Ed un altro uomo fatto anche lui come tutti gli altri, ma degli altri un po' più ammalato, ruberà tale esplosivo e s'arrampicherà al centro della terra per porlo nel punto ove il suo effetto potrà essere il massimo. Ci sarà un'esplosione enorme che nessuno udrà e la terra ritornata alla forma di nebulosa errerà nei cieli priva di parassiti e di malattie.
Adesso che qui in Emilia ci siamo un po', letteralmente, stabilizzati, non ci siamo mica scordati che stiamo progettanto L'ennesimo libro della fantascienza. Voi avete tempo fino alla data stellare -310316.93992233363 (le 23:59 del 6 settembre 2012) per mandarci un racconto, un saggio, un ragionamento, una foto, una poesia, un disegno o quello che vi pare all'indirizzo marcomncrd [chiocciola] gmail [punto] com. Potete sfruttare la fantascienza in tutte le sue forme e in tutti i suoi sottogeneri, potete anche inventarne dei nuovi, non avete limiti. C'è solo una regola da rispettare: NO FANTASY.

Pensate al futuro.

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