lunedì 3 ottobre 2011

Son fatto così (14)

Son fatto che io non lo so, come son fatto, ma secondo me non so gestire bene l’imbarazzo, mi pare, soprattutto quando incontro per la prima volta della gente che stimo moltissimo, tipo, per fare un esempio, metti che mi capiti di conoscere un astrofisico che seguo quotidianamente sull’internet e di cui leggo i libri con avidità adolescenziale, metti che lo incontro a un raduno della blogsfera, una sera di fine settembre, nell’informalità più totale, metti anche che non ci siamo mai visti in vita nostra e a un certo punto mi sento chiamare per nome, o per nickname, allora mi giro e lui è lì che mi vuol salutare, metti poi che abbia una bambina piccola e bellissima in braccio, ecco, io, niente, gli stringo la mano e comincio a dire delle cose tipo “questa – indicando la bimba – è proprio un esperimento ben riuscito”, oppure “come si chiama? Viola? Possiamo chiamarla ultravioletta!”, e non lo so, come son fatto, ma secondo me non so gestire bene l’imbarazzo. Mi pare. Son fatto così.

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