giovedì 23 giugno 2011

Trucchi della borghesia (24)

Le radio rock a copertura nazionale.

19 commenti:

  1. è una radio che si chiama V _ _ _ IN, che fanno tanto i rocker ma tanto si sa che son dei turbocapitalisti

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  2. Anonimo10:47 AM

    ...è un'idea di retroguardia un po' adolescenziale pensare che ci siano ideologie proprietarie di verità musicali...

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  3. Sergej Dovlatov diceva che dove c'è Rod Stewart non può esserci il comunismo e secondo me fa sia ridere che pensare una frase così. Comunque quello che dici è anche il bello di questa rubrica ;)

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  4. eh, appunto, se vogliamo dirla tutta, il vero trucco della borghesia, lo scherzo della società contemporanea, è IL ROCK

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  5. Anonimo9:01 AM

    ...onestamente pare comunque, su ogni orizzonte, che dove vi sia il rock, non ci sia spazio per il comunismo, ma forse mi sbaglio, o forse sarebbe meglio dire che ci sono piccoli e sconosciuti gruppi rock di provincia lontani dal grande pubblico,che usano testi nelle loro canzoni che evocano una libertà, per così dire, comunista, gruppi di nicchia insomma, i quali, appena hanno successo cambiano la loro scala di valori...

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  6. Non mi ricordo chi ma un musicista americano diceva che il rock è una sorta d'isteria di massa che attraversa e riverbera per tutta la società (forse Neil Young? sarebbe troppo bello...). Quindi, forse, in USA la "Rivoluzione" non la faranno mai per questo perenne sfiatatoio musicale, emotivo e culturale. In ogni caso: Keep on Rockin in the Free World!!

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  7. Anonimo2:45 PM

    ...mah, non saprei dire se il rock è una sorta d'isteria di massa, come dici tu. O l'unica. Come sempre, ci sono vari modi e varie intensità, per essere permeati di qualcosa.Conosco un isterismo per gioco e vedo altre forme d'isterismo di massa. E il rock, non sarebbe più l'unico canale, a suscitare questa forma d'isteria. Sarebbe sufficiente osservare la fila di persone che c'è davanti ad un negozio che vende l'ultimo ritovato tecnologico per farsi un'idea, o l'idea, che l'isteria non è ad appannaggio solo del rock. Dunque da estendere il concetto d'isteria forse, ad una intera generazione, e per qualsiasi evento. In ogni caso, volendo seguirti nel ragionamento, dipende a che tipo di rivoluzione ti riferisci. Certo una rivoluzione castrista negli Usa, la vedo dura. E anche una dittatura alla Chevez farebbe fatica. Ma viceversa una continua e costante rivoluzione fatta di fermenti e di istanze libertarie negli Usa, mi pare sia la prassi.

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  8. Bello questo crescendo esponenziale delle righe nei commenti, vien voglia di fare i post all'incontrario. Prima i commenti e poi il pezzo. Potremmo provarci prima o poi.

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  9. Il rock è jazz ignorante. (Thelonious Monk)

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  10. non avrei potuto trovare una chiusa migliore. Bravò!

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  11. Anonimo10:49 PM

    le citazioni di uomini importanti, agli orecchi di uomini piccoli, quasi come un aforisma, o come il bluff, al gioco del poker, contengono sempre un sapore sapienziale e salvifico. Anche quando non si capiscono.

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  12. ci vuole del coraggio anche a usare "sapienziale", però.

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  13. Anonimo12:49 PM

    le parole sono fatte per essere usate, con coraggio, e qui hai ragione tu. Sono d'accordo.

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  14. A me che la dicesse Monk o un monatto, quella frase piace, è molto azzeccata. In ogni caso le radio rock libere sono morte, o ci sono ma non hanno copertura nazionale,o sono dei falsi: abbiamo solo tre opzioni. Sì, ho usato monatto e mi piace proprio lì, dopo Monk.

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  15. Anonimo10:51 AM

    ho giocato sull'ambiguità, lo devo ammettere, e il post che ho scritto, non era indirizzato a te personalmente, che apprezzo per il lavoro che fai attraverso questo blog, ma voleva essere uno spunto di riflessione più ampio.

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  16. Ok. (Dunque, piacere! nel caso non lo sapessi io sono il web-assente e tecnovillano dei due e non ho capito nè chi sei nè che post hai scritto). Nel trucco c'entra anche la storia di mio padre che si è divertito lavorando in una radio libera prima che diventasse commerciale. Ps: gran bel tread (si dice così no?)

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  17. Anonimo7:06 PM

    secondo me dopo avervi letto, se poi arriva uno e dice che le badanti straniere puliscono il culo ai nostri vecchi per mille euro al mese e ci sono dei disoccupati italiani giovani che si lamentano per niente, non dico che ha ragione, non dico neanche che c'entri qualcosa, anzi dico che forse è uno che non sapeva cosa dire e parla a vanvera, però lo capisco.

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  18. Anonimo1:16 PM

    e quell'uno di cui parli, saresti tu ?

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