martedì 25 gennaio 2011

Sigarette spente (3)

12 coltelli 16 cucchiaini 16 forchette 11 cucchiai 2 cucchiai di legno 1 forchettone di legno 2 ramine 2 mestoli uno piccolo e uno grande 4 tazzine da caffè 2 bicchierini da caffè 6 bicchierini da liquore ma volendo anche da caffè 3 mug 2 tazze normali cioè quelle che non sono dei mug 14 bicchieri vari 1 pelapatate 1 spalma-burro 1 barattolo di carciofini sottolio vuoto 1 pinza per wok 1 colino 4 piattini da dolce 8 piatti piani 8 piatti fondi 6 piattini vari di tazze e tazzine 2 padelle una grande e una piccola quella grande sarebbe un salta-pasta in verità 2 pentolini per il latte smaltati di bianco 1 pentolino antiaderente di medie dimensioni 2 pentole di acciaio inox di medie dimensioni 1 pentola di alluminio di grande dimensione 1 spugna abrasiva classica gialla e verde 1 retina metallica.
Il mio lavello, in cucina, un doppio lavello, può contenere tutte queste cose e forse, studiando bene alcuni incastri, anche qualcosa in più.
Ad osservare con attenzione il fenomeno, si evince che il contenuto del mio lavello, in cucina, è inversamente proporzionale al contenuto della mia credenza, in cucina. Cioè si deduce, osservando con costanza e magari registrando i dati su un taccuino, che in realtà si tratta sempre dello stesso contenuto, che poi corrisponde alla mia intera proprietà, mia personale, di stoviglie e pentole e oggetti del settore. Si deduce, quindi, che è sempre lo stesso contenuto a trasferirsi lentamente, a migrare potremmo dire, dalla credenza al lavello, periodicamente, con regolarità, proprio come accade nelle migrazioni degli uccelli. Le stagioni migratorie principali sembrano essere due: quella della pulizia, che trascorre in credenza, e quella della sporcizia, che trascorre nel lavello.
Oggi la mia credenza è vuota, il mio lavello contiene 12 coltelli 16 cucchiaini 16 forchette 11 cucchiai 2 cucchiai di legno eccetera, l'ho già detto. E io abito da sola, quindi: io sporco, io lavo. E di solito quando il mio lavello contiene 12 coltelli 16 cucchiaini 16 forchette eccetera, cioè contiene tutta la mia proprietà, mia personale, di stoviglie e pentole e oggetti del settore, allora significa che la mia credenza è vuota: siamo in piena stagione della sporcizia.
Allora in quei momenti, quando ancora ero una valida tabagista, in genere mi fumavo una sigaretta in piedi in mezzo alla cucina e intanto facevo delle espressioni di stupore e di sbigottimento, come se mi avessero portato a tradimento in una di quelle cucine delle pubblicità dei detersivi prima dell'avvento dei detersivi in questione.
Invece oggi, che sono ormai solo una ex valida tabagista, mi dico di essere abbastanza matura per raccontarmi la verità: che questa cucina è la mia, questo lavello è il mio, questa capacità di non lavare i piatti per 12, 13 giorni è proprio tutta mia.
Mi dico con franchezza e severità queste cose e poi, visto che non fumo più e che ho le mani libere, metto su questo dvd, che pure questo è mio, e intanto mi bevo un caffè attaccandomi al beccuccio della moka.

3 commenti:

  1. io, una sera, davanti a una situazione simile, prima ancora di ammucchiare tutto e tentare lo stivaggio nella lavastoviglie, son uscito in cortile, ho preso un ramo dal salice e tornato dentro l'ho agitato pronunciando: SPARECCHIUS!
    avevo il sospetto che le storie di Harry Potter fossero fole, adesso ne ho la certezza

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  2. Ahahah, il ramo di salice :)

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  3. sei una grandeeeeeeeeeee :)

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