mercoledì 19 gennaio 2011

Ruby, o gli incidenti della virtù

(Riassunto di puntate mai scritte: Nicole e Ruby sono due fanciulle orfane e sole al mondo, ospitate in un'istituzione benefica a cui hanno tagliato il Cinque per Mille)

Furono date ventiquattr'ore a entrambe per andarsene dal convento, lasciando loro la cura di provvedere a sé stesse dove esse avessero voluto. Nicole, felice di essere padrona di sé stessa, volle per un momento asciugare le lacrime di Ruby, ma, vedendo che non ci sarebbe riuscita, si mise a rimproverarla invece di consolarla, le disse che era una sciocca e che con l'età e con il fisico che avevano, non c'erano esempi di giovani che morissero di fame; le ricordò la figlia di una loro vicina, che scappata dalla casa paterna, era attualmente mantenuta nel lusso da un appaltatore di imposte ed era molto ricca a Cusano Milanino. Ruby ebbe orrore di questo esempio pernicioso, disse che avrebbe preferito morire piuttosto che seguirla e rifiutò con fermezza di andare ad abitare con sua sorella non appena la vide decisa al genere di vita abominevole di cui le faceva l'elogio.

Le due sorelle si separarono dunque senza alcuna promessa di rivedersi dal momento che i loro propositi erano così differenti.
Nicole che, come sosteneva, stava per diventare una gran dama, avrebbe forse acconsentito a rivedere una fanciulla le cui inclinazioni "virtuose" e meschine l'avrebbero disonorata, e dal lato suo Ruby avrebbe voluto rischiare i suoi buoni costumi in compagnia di una creatura perversa che stava per diventare vittima della crapula e del pubblico vizio? Ciascuna dunque si arrangiò a modo suo e lasciò il convento fin dall'indomani così com'era stato stabilito.

Ruby, che da bambina era stata vezzeggiata dalla sarta di sua madre, pensò che quella donna sarebbe stata sensibile al suo destino; andò a trovarla, le raccontò la sua disgraziata situazione, le chiese lavoro e ne fu duramente respinta... "Oh, cielo!" disse questa povera creatura, "è proprio necessario che il primo passo che faccio nel mondo mi conduca subito ai dispiaceri... questa donna un tempo mi voleva bene, perché dunque oggi mi respinge?... Ahimé, il fatto è che sono orfana e povera..."

Andò allora a trovare il curato della sua parrocchia; gli chiese alcuni consigli; ma il caritatevole ecclesiastico le rispose in modo equivoco che la parrocchia era sovraffollata, che era impossibile che lei potesse usufruire delle elemosine, che, se tuttavia avesse voluto servirlo, l'avrebbe alloggiata volentieri da lui; ma, siccome nel dire queste parole il santo uomo le aveva passato la mano sotto il mento dandole un bacio un po' troppo mondano per un uomo di chiesa, Ruby, che aveva capito tutto, si ritrasse di scatto, dicendogli:

"Signore, io non vi chiedo né l'elemosina, né un posto da serva, da troppo poco tempo ho lasciato uno stato al di sopra di quello che può far chiedere con insistenza queste due grazie, per essere già ridotta a tanto; io vi chiedo i consigli di cui la mia giovinezza e la mia sventura hanno bisogno, e voi volete farmeli comprare con un delitto..." Il curato, furioso per queste parole, aprì la porta, e la cacciò brutalmente...

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