domenica 25 luglio 2010

Notizia da terza pagina. Amazon comunica che per la prima volta le vendite degli e-book hanno superato quelle dei libri cartacei. Nel frattempo negli Stati Uniti sono stati venduti più di tre milioni di i-pad, mentre nelle nostre scuole spuntano le prime LIM, Lavagne Interattive Multimediali.
Per prepararvi all’evoluscion, cari barabbisti, Cosimo vi dedica una riscrittura dal capitolo diciassettesimo del Philobiblon di Richard de Bury. Eccovi dunque il Philotechnon. Il vecchio maestro si lamenta di come gli studenti usano i loro i-pad:

Non solum Deo prestamus obsequium novorum e-librorum exponendo volumina, sed sacrate pietatis exercemus officium, si i-padios nostros nunc illese tractemus, nunc locis idoneis redditos illibate custodie commendemus, ut gaudeant puritate. Videbis fortasse iuvenem cervicosum studio segniter residentem, et dum hiberno tempore hiems alget, nasus irriguus frigore comprimente distillat, nec prius se dignatur emunctorio tergere quam subiectam digitalem tabellam madefecerit turpi rori. Perturbatione continua litterculas sociis mittere non desinit, et dum multitudinem rationum scribit a sensu physico vacuarum, cum i-padio suo in gremio imposito audit foedos m-p-tertios. Quid plura? Statim duplicatis cubitis reclinatur in i-padium et per breve studium soporem invitat prolixum. Iam poma et flores apparent in villa ficta. Tunc scholaris quem describimus obliviscerit officium suum et manibus aquosis et scatentibus sodore incipit fructus percipere digitales.

[Quando scarichiamo nuovi e-book, non solo onoriamo Dio, ma adempiamo al dovere della santa pietà. Così dobbiamo trattare con cura i nostri i-pad, bisogna riporli in luoghi adatti nelle apposite custodie, affinché si conservino puliti. Capita tuttavia di vedere un giovane, testone e svogliato, che, siccome è inverno e fa un gran freddo, ha il naso gelato che gocciola e lui non si degna di soffiarselo prima che la sua pioggia disgustosa non abbia inzuppato lo schermo che ha sotto gli occhi. Non smette mai, smanioso, di spedire messaggini ai suoi amici e, mentre scrive un sacco di cose prive di senso, ascolta orribili mp3 con il suo i-pad appoggiato in grembo. E che di più? D’improvviso incrocia le braccia sull’i-pad e lo studio, per quanto breve, lo induce a un lungo e profondo sonno. Ma già su Farmville spuntano i frutti e i fiori. Allora quello studente di cui parliamo dimentica i suoi compiti e con le mani umide e sudaticce comincia la sua raccolta digitale].

3 commenti:

  1. cocuma2:46 PM

    ...molto interessante quello che scrivi. tornerò a trovarti. un saluto

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  2. cocuma2:59 PM

    ...tra l'altro pensavo che il latino fosse lingua morta, e invece è duro a morire... .Con simpatia

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