mercoledì 9 giugno 2010

Pensieri in apnea: Dare i numeri

Diciannovesima puntata

Dunque, per chiarezza, per spirito verista e per limpidezza filologica, vi devo avvisare che ho numerato male le corsie e l'ho fatto in modo autonomo ed arbitrario.
I numeri, quelli veri, segnati in stampatello e vernice tra le varie file di galleggianti ci sono.
Quindi, tutte le volte che mi riferivo alla mia corsia come alla 3 voi dovete tramutarla in 4. Tutte le volte che citavo il fitness, l'acquagym e quei riti strani che non prevedono il nuoto non erano le corsie 5 e 6 ma quelle 1 e 2, che oltretutto essendo unite e non divise dai galleggianti, d'ora in poi le chiamerò 1e2. Tutte le volte che ho parlato della corsia per principianti assoluti o per persone in riabilitazione da operazioni chirurgiche non era la 1 ma la 6. Tutte le volte che mi son ritrovato incastrato tra maschere con boccaglio e miasmi di nicotina non ero nella 2 bensì nella 5. Pertanto i professionisti del cloro non risiedono nella corsia 4, come riconoscimento simbolico d'insuperata bravura natatoria dopo il quale non c'è niente di uguale e comincia qualcosa di completamente diverso come il fitness, ma nella 3 come girone in discesa verso l'abisso del moto fisico fine a se stesso.
Uno per due per tre per quattro per cinque per sei fa settecentoventi che è sia la somma in miliardi del piano antispeculazione varato dai paesi UE un mese fa sia quanto chiede Schifani, in migliaia, a il "Fatto Quotidiano" per avergli dato dell'autista.
Poi dicono che i numeri non servono a niente...

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