mercoledì 30 maggio 2007

Umanità Novi

"Il Paese è malato e Prodi, che dovrebbe essere il dottore, lo sta ammazzando"

Probabilmente il Fini considera il mio piccolo paesino natale di diecimila abitanti alla stregua di un tumore da estirpare al più presto, con un sindaco di Rifondazione eletto a larga maggioranza e tredici consiglieri su venti dalla lista del centrosinistra.

E infine il mio quartiere, dove il Partito Comunista prendeva il 74% e la Democrazia Cristiana... il 6%...

venerdì 18 maggio 2007

Mamma li turchi

Le due immagini che seguono differiscono per un milione di piccoli particolari. Trovali tutti!

mercoledì 16 maggio 2007

Mettila da parte

Che cos'è arte e che cos'è non-arte?
Una domanda che gli studenti del DAMS hanno imparato a odiare, più o meno quanto gli studenti di tutte le altre facoltà odiano quelli del DAMS.

"Il bello dell'arte piuttosto contemporanea è che anche se ti cade uno Schifano per terra e si fa un buco, puoi esporlo ugualmente e molti non ci faranno nemmeno caso (per dire, con Raffaello non si può fare)"

Il bello dell'arte piuttosto contemporanea, però, è anche che la si può mettere in classifica. Se partiamo dal presupposto che anche un barattolo di merda è arte, possiamo - con uno sforzo decisamente innocuo per il nostro organismo - prendere due o più opere e decidere quale di queste sia più artistica (in senso piuttosto contemporaneo) delle altre.

Quindi, se dovessi scegliere tra «Emergenza vene» in Largo Cairoli a Milano e i Bloodworks di Pete Doherty a Londra, dico che il buon Pete se la cava alla grande. Poi lui è ancora uno di quelli che usa la scusa della musa...

mercoledì 9 maggio 2007

Scienze della scomunicazione

A meno di tre giorni dall'attesissimo Family Day, ce ne stiamo qui seduti ad invidiare certi politici che possono ritrovarsi scomunicati da un giono all'altro.
L'aborto, che brutta cosa.
La famiglia, invece, tutt'altra musica...



PS: Il fatto che questo sia il quarto post consecutivo che cerca di inneggiare all'anticlericalismo, mi rattrista un poco: rischiamo davvero di pensare troppo all'elefante. Ma sono tempi difficili. Dio ci perdoni.

lunedì 7 maggio 2007

Io sono Gesù Cristo (o Barabba?)

Per fomentare un pò questa nuova caccia ai laici e al pensiero critico pubblicherò qui di seguito la lettera di un tizio che aveva delle idee assurdamente chiare in fatto di religione:

Al Papa
In nome della Patria, in nome della Famiglia, tu (Papa), tu induci alla vendita delle anime, alla libera triturazione dei corpi.
Abbiamo, tra noi e la nostra anima, abbastanza percorsi da superare, abbastanza distanze per interporvi anche i tuoi preti tentennanti e questo ammasso di azzardate dottrine di cui si nutrono i castrati del liberalismo mondiale.
Il tuo Dio cattolico e cristiano:
1° te lo sei messo in tasca.
2° Non sappiamo che farcene dei tuoi canoni, del tuo indice, del peccato, del confessionale, della tua pretaglia; noi pensiamo ad un'altra guerra, la guerra contro di te, Papa, cane.
Qui lo spirito si confessa allo Spirito.
Dall'alto in basso della tua pagliacciata romana, quello che trionfa è l'odio per le verità immediate dell'anima, di quelle fiamme che ardono direttamente lo spirito.
Non siamo al mondo. O Papa confinato nel mondo, né la terra, né Dio si esprimono in te.
Il mondo è l'abisso dell'anima, Papa deformato, Papa esteriore all'anima, lasciaci nuotare nei corpi, lascia le nostre anime alle nostre anime, non abbiamo bisogno della tua lama di abbagli.

giovedì 3 maggio 2007

E tu vivrai nel terrore! L'aldilà

Anch'io non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby, mentre li ha concessi a Pinochet, a Franco e per uno della banda della Magliana. Anche se in effetti assieme a Gesù Cristo non c'erano due malati di Sla, ma due ladroni...

...volevo fosse l'incipit del mio post del giorno su Barabba, ma ci hanno già pensato leonardo e il tuareg isterico. Ero appena uscito di casa per fare due passi e fotografare la lapide sul lato ovest del castello dei Pio, a Carpi. In qualche giorno dell'anno ci sono anche dei fiori appoggiati al muro.


Noi, se sa, ar monno semo ussciti fori

Impastati de mmerda e dde monnezza.
Er merito, er decoro e la grannezza
Sò ttutta marcanzia de li siggnori

A ssu' Eccellenza, a ssu' Maestà, a ssu' Artezza
Fumi, patacche, titoli e sprennori;
E a nnoantri artiggiani e sservitori
Er bastone, l'imbasto e la capezza

Cristo creò le case e li palazzi
P'er prencipe, er marchese e 'r cavajjere,
E la terra pe nnoi facce de cazzi.

E cquanno morze in crosce, ebbe er penziere
De sparge, bbontà ssua, fra ttanti strazzi,
Pe cquelli er zangue e ppe nnoantri er ziere.

Giuseppe Gioachino Belli
,
famigerato terrorista. 7 aprile 1834