lunedì 7 maggio 2007

Io sono Gesù Cristo (o Barabba?)

Per fomentare un pò questa nuova caccia ai laici e al pensiero critico pubblicherò qui di seguito la lettera di un tizio che aveva delle idee assurdamente chiare in fatto di religione:

Al Papa
In nome della Patria, in nome della Famiglia, tu (Papa), tu induci alla vendita delle anime, alla libera triturazione dei corpi.
Abbiamo, tra noi e la nostra anima, abbastanza percorsi da superare, abbastanza distanze per interporvi anche i tuoi preti tentennanti e questo ammasso di azzardate dottrine di cui si nutrono i castrati del liberalismo mondiale.
Il tuo Dio cattolico e cristiano:
1° te lo sei messo in tasca.
2° Non sappiamo che farcene dei tuoi canoni, del tuo indice, del peccato, del confessionale, della tua pretaglia; noi pensiamo ad un'altra guerra, la guerra contro di te, Papa, cane.
Qui lo spirito si confessa allo Spirito.
Dall'alto in basso della tua pagliacciata romana, quello che trionfa è l'odio per le verità immediate dell'anima, di quelle fiamme che ardono direttamente lo spirito.
Non siamo al mondo. O Papa confinato nel mondo, né la terra, né Dio si esprimono in te.
Il mondo è l'abisso dell'anima, Papa deformato, Papa esteriore all'anima, lasciaci nuotare nei corpi, lascia le nostre anime alle nostre anime, non abbiamo bisogno della tua lama di abbagli.

1 commento:

  1. uhm..beh... bravo Artaud... però sta dichiarazione lascia un po' il tempo che trova.

    Buone Cose

    Many

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