venerdì 13 aprile 2007

Jailhouse Rock

Nel maggio 2003, Shafiq Rasul fu prelevato dalla sua cella del centro di detenzione Camp Delta a Guantanamo Bay, Cuba, e condotto in una piccola, squallida baracca destinata agli interrogatori. Fin dal suo arrivo a Cuba, quasi diciotto mesi prima, a intervalli di qualche settimana veniva portato nella baracca e interrogato su persone a lui note, luoghi frequentati e sul motivo della sua presenza in Afghanistan a fine 2001 assieme a due amici, Ruhal Ahmed e Asif Iqbal, come lui cittadini inglesi ventenni. Ma quella volta fu diverso.

L'addetto all'interrogatorio entrò nella baracca, premette il tasto di avvio di uno stereo che si trovava nella stanza e uscì. Rasul riconobbe immediatamente le note che uscivano dalle casse: Kim di Eminem. «Avevo già sentito quella musica», dice. «Probabilmente ho l'album a casa da qualche parte. Hanno messo su Eminem e se ne sono andati. Ho pensato: “Che cosa diavolo sta succedendo?”». Rasul rimase seduto lì con Kim a ripetizione. La cosa non lo disturbò più di tanto («Era come ascoltare musica a casa, solo incatenato al pavimento») e dopo qualche ora lo ricondussero in cella.

...continua su comeDonChisciotte

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